Tra campo e aule di tribunale, il Napoli di Aurelio De Laurentiis, di ritorno dalle sue vacanze alle Maldive, si divide. A Castel Volturno si continua a lavorare, intensamente, sulla sfida di domenica contro il Verona, decisiva ai fini della lotta al secondo posto e, qualora la Juventus non dovesse vincere a Milano sponda rossonera, per riaprire la lotta al campionato. Nel frattempo, Grassani e la società lavorano intensamente agli atti del referto del signor Irrati e del Giudice Sportivo Tosel per provare a ridurre la squalifica comminata ad Higuain, oltre a cancellare del tutto quella per il mister degli azzurri, costretto altrimenti a saltare la sfida contro gli scaligeri del San Paolo.
I ricorsi - Se da una parte Sarri è concentrato ad allenare e preparare i suoi in vista della sfida di domenica, un orecchio quest'oggi sarà al tribunale, quando si saprà se il ricorso per cancellare la sua squalifica verrà accolto dagli organi federali o meno. La corte sportiva d'appello si riunirà oggi alle 14.00 e si saprà se al tecnico sarà condonata la giornata di squalifica e potrà sedere regolarmente in panchina contro la truppa di Delneri. Tutto rinviato, invece, per Higuain alla settimana prossima, con il Pipita che presenzierà, così come De Laurentiis, nell'aula del tribunale al cospetto della corte di giustizia per scagionarsi in prima persona.
Silenzio stampa - Nel frattempo, il patron degli azzurri ha imposto, dopo le polemiche delle ultime settimane, un rigidissimo silenzio stampa fino a nuovo ordine. Motivo principale quello di evitare di alzare nuovamente una polveriera attorno alla squadra e, soprattutto al tecnico, che fin troppe volte si è sottoposto a domande su calendario, avversari e quant'altro che hanno contribuito ad alzare la tensione in casa Napoli. Tutti in silenzio, fino alla decisione della corte d'appello che deciderà se il Pipita potrà tornare in campo contro il Bologna, a Roma contro la squadra di Spalletti oppure, in extrema ratio, contro l'Atalanta di Reja per le ultime tre giornate di campionato.
Parola al campo - Se tesserati e calciatori dovranno osservare un periodo, seppur breve, di silenzio assoluto fuori dal terreno di gioco, sarà il campo a dover parlare in favore dei partenopei, chiamati contro il Verona a riscattare la scialba prestazione di Udine. Hamsik e compagni hanno il dovere morale di ipotecare la sconfitta del Friuli, guardando al mantenimento del secondo posto come obiettivo principale e fondamentale in vista della prossima stagione. Gabbiadini scalpita all'idea di tornare in campo dal primo minuto: il bergamasco sarà chiamato a fare le veci del Pipita, nella speranza che i suoi gol risultino pesanti ai fini degli obiettivi della squadra. Confermato il classico 4-3-3, con Reina che dovrebbe tornare arruolabile tra i pali.