Per ora è solo un'idea, ma già il fatto che esista sottolinea come il Milan sia particolarmente attento alla situazione di Walter Sabatini. L'attuale direttore sportivo della Roma ha annunciato pubblicamente che a fine stagione lascerà il club di Pallotta e su di lui sembra ci siano già diverse attenzioni.
Nonostante le parole di Spalletti arrivate nella serata di ieri, in cui il tecnico della Roma si dice speranzoso su un dietrofront di Sabatini, la scelta sembra sia irrevocabile. A maggior ragione se ci fossero, come sembra, altre possibili piazze pronte ad accogliere con piacere l'esperienza sul campo di Sabatini. Negli scorsi giorni si era fatto il nome del Bologna, con il progetto della corrente italo-canadese capitanata da Saputo che sembra fatto su misura per le idee di calcio dell' attuale ds della Roma. Qualcuno ha anche ipotizzato Chelsea o Inter, ma anche in questo caso ci sono elementi che frenano questo genere di ipotesi. Per la Premier League c'è il problema della scarsa conoscenza linguistica dell'inglese ammessa in passato dallo stesso Sabatini, mentre all' Inter il reparto mercato è già affollato dalla presenza forte, fra gli altri, di Roberto Mancini.
Una situazione, invece, dove sembra esserci spazio per lavorare è il Milan. E dalle parti di Arcore sembra che l'idea di affiancare a Galliani Sabatini non dispiaccia affatto. Si potrebbero così provare ad accontentare tutte le voci che si sono mosse contro l'operato dell'amministratore delegato del Milan sul mercato. Inoltre, i rapporti fra Sabatini e Galliani sono ottimi, come testimonia il doppio affare Romagnoli-Bertolacci che tanto fa ancora discutere per le sue cifre. Il binomio Galliani-Sabatini potrebbe così riportare ad una situazione simile a quando c'era Ariedo Braida. Un ds che scova giocatori interessanti e di talento, per poi lasciare i fili della trattativa ad un maestro come Galliani. Le valutazioni sono in corso, ma considerando che il Milan si appresta a ripartire ancora una volta da capo a fine stagione, Walter Sabatini potrebbe essere l'uomo giusto per ricostruire la squadra rossonera.