Un marziano. Gonzalo Higuain si conferma assoluto protagonista e dominatore della Serie A, prendendosi ancora una volta il Napoli sulle spalle e trascinandolo alla rimonta contro un mai domo ed encomiabile Genoa. La squadra di Gasperini passa meritatamente in vantaggio al decimo del primo tempo, subendo poi la rimonta dei partenopei, coronata dalla doppietta del Pipita e dal gol nel finale di El Kaddouri. Napoli che, con questa vittoria, mette in ghiaccio il secondo posto, salendo a più sette dalla Roma e restando sempre a contatto con la Juventus. 

Sarri conferma l'undici che ha sbancato il Barbera la settimana scorsa, con Higuain che recupera al centro dell'attacco spalleggiato dai soliti Insigne e Callejon. Centrocampo e difesa come da previsione, davanti a Reina. Gasperini sceglie, invece, Pandev e Pavoletti davanti, con Cerci in panchina. Laxalt e Silva sugli esterni, con Rincon, Dzemaili e Rigoni a fare legna e densità in mezzo al campo. L'altro ex Izzo davanti a Perin

Primo tempo che inizia così come nelle previsioni della vigilia, con il Napoli ad attaccare a testa bassa e la compagine ospite attenta e compatta alle spalle dei due attaccanti. Padroni di casa che iniziano a martellare sull'esterno sinistro, con Insigne che cerca con il classico scavetto a rientrare la testa di Higuain, bollato a uomo da un ottimo De Maio. L'occasione per sbloccare il match ce l'ha sul destro Josè Callejon, che a volo cerca di battere Perin sull'assist di Higuain, ma calcia alto. Come un fulmine a ciel sereno, si vede anche il Genoa, che con Rincon passa in vantaggio al decimo: la mezzala sfrutta un tocco di Jorginho che disorienta Hamsik, il destro violentissimo del genoano è preciso sotto la traversa. Il Napoli non sembra subire il contraccolpo dello svantaggio, anche se la fretta non consente ai padroni di casa di essere impeccabili nel fraseggio, sbagliando fin troppo complice la pressione genoana. 

Come già successo contro Sassuolo ed Empoli, tuttavia, i partenopei si riversano in attacco: prima occasione per Higuain, che con la collaborazione di una deviazione di Fiamozzi, impegna Perin, che devia prontamente. E' Hamsik a salire in cattedra qualche minuto più tardi in zona gol, nonostante l'imprecisione in fase di impostazione: lo slovacco prima calcia col piatto destro sul primo dopo una corta respinta di Izzo, trovando ancora l'estremo difensore ospite pronto alla ribattuta; successivamente prova di testa ad appoggiare a centro per Insigne ed Higuain, ma sbaglia misura. Dopo la mezz'ora il Napoli toglie il piede dall'acceleratore, lasciando al Genoa alcune iniziative sempre in ripartenza: Pandev calcia col mancino su ottima sponda di Pavoletti, ma non trova la porta di Reina. Negli ultimi minuti azzurri che tornano a macinare gioco ed occasioni. In particolare, l'ultima, con Insigne, discretamente pericolosa: cross di Higuain dalla sinistra per Allan, che appoggia per il napoletano che di testa gira tra le braccia di Perin. 

Il Napoli entra in campo con la voglia di ribaltarla fin dai primi minuti di gioco ed in dieci minuti di va vicinissimo: il Genoa si abbassa fin troppo nella propria trequarti e, dopo aver concesso un corner grazie ad una deviazione di Perin su Higuain, capitola. Hysaj spinge bene sulla destra e pennella per il Pipita, che controlla e trafigge con un diagonale perfetto l'estremo difensore ospite. Non è finita: l'argentino avrebbe, due minuti più tardi, l'occasione per il bis, molto simile a quella dell'1-1, forse ancor più ghiotta: stavolta, il piatto destro sull'assist di Hamsik, è troppo aperto. Il forcing dei partenopei continua, anche se le conclusioni dal limite di Allan ed Insigne, dopo una serpentina personale, sono velleitarie e ben controllate da Perin. Gasperini spezza il ritmo inserendo Cerci al posto di Pavoletti, mentre Sarri spolvera Mertens in luogo di Callejon. 

E' proprio l'ex Atletico Madrid e Milan, in contropiede, a scappare sul filo del fuorigioco al ventesimo. Col mancino, però, chiuso da Koulibaly, conclude di poco a lato, con il San Paolo che tira un respiro di sollievo. Lo spavento non demoralizza il Napoli, che con Mertens ed Higuain prova a confezionare il gol del vantaggio, ma la fatica e la scarsa lucidità iniziano a farla da padrone. Di contro, il Genoa vive sulle scorribande di Cerci e di un positivo Tachsidis, che riesce a dettare i tempi alla ripartenza dei suoi: sempre Cerci, sempre in contropiede, sfiora il raddoppio, trovando soltanto la deviazione di Hysaj davanti a Reina. L'ultima mossa di Sarri è Gabbiadini, che rileva uno stanchissimo Insigne, anche se a risolvere la contesa è sempre Higuain: tra la stanchezza di tutti, il Pipita s'inventa il gol del vantaggio. Stop tra tre uomini, controllo e destro con tanto di bacio al palo. Un gol di bellezza rara, sul quale Perin può solo inchinarsi. Il Napoli legittima nei minuti finali, chiudendo all'arrembaggio: prima Gabbiadini, poi Allan sfidano ancora i riflessi del portiere genoano, encomiabile fino all'ultimo secondo di gara, che crolla soltanto nel garbage time allo scambio in area tra Gabbiadini ed El Kaddouri che premia il marocchino ex Torino per il definitivo 3-1.