Corre Higuain, corre il Napoli e corrono i tifosi che possono continuare a sognare lo scudetto. La Juve è lì, a -3, e i partenopei sono pronti ad approfittare di un eventuale passo falso. Un Palermo, sempre più in crisi nonostante l'arrivo di Novellino, cede il passo alla squadra 'semplicemente più forte'; senza mai impensierire Reina (eccezzion fatta per una conclusione di Vazquez) e la sua retroguardia. Per la salvezza, servirà cambiare passo.
Maurizio Sarri vuole dare seguito alla vittoria casalinga col Chievo (nel turno precedente) e non risparmia i titolarissimi. L'unico dubbio riguardava Marek Hamsik (causa influenza in settimana) ma la sua presenza fra gli 11 titolari è troppo importante per gli azzurri. In difesa, torna Raul Albiol dopo la squalifica mentre davanti il terzetto è il solito: Callejon-Higuain-Insigne.
Prima stagionale per Walter Novellino sulla panchina rosanero, ennesima scelta zampariniana di una stagione tribolata a dir poco. Il nuovo tecnico porta aria nuova, ma più che negli uomini, nel modulo:4-3-2-1, Sorrentino tra i pali, difesa a quattro formata da Struna, Gonzalez, Andelkovic e il giovane Pezzella. In mediana spazio a Chochev, Jajalo e Hiljemark. Quaison e Vazquez agiranno alle spalle di Gilardino.
Rispettando le previsioni, è il Napoli a fare la partita col Palermo rintanato nella sua metà campo. Il maggior tasso tecnico degli ospiti si fa sentire e i rosanero attendono il momento buono per colpire. Al 22', però, il fortino cede: calcio d'angolo per gli azzurri, si allacciano Albiol e Andelkovic e per Rocchi non ci sono dubbi, penalty! Dal dischetto si presenta Higuain che spiazza di potenza Sorrentino e porta in vantaggio i suoi. Il Pipita si avvicina alla Scarpa D'Oro col suo 29 gol stagionale (tra campionato e coppe). Per i partenopei il match si mette in discesa. Il Palermo arranca, incassa il colpo ma prova a scuotersi. In risposta al vantaggio azzurro, Vazquez chiama Reina al grande intervento su di un sinistro a giro nel finale di tempo. Si va al riposo sul parziale di 0-1.
La ripresa si apre con il leit-motiv della prima frazione,il Napoli tiene palla mentre il Palermo è chiuso negli ultimi 20 metri. Gli allenatori non operano cambi e i rosanero pian piano tentano di mettere la testa fuori dal guscio. Le sporadiche iniziative locali sono, tuttavia, neutralizzate dall'ottima difesa partenopea, sempre concentrata nell'arco dei novanta minuti. La squadra di Sarri va anche vicina al raddoppio con Insigne, che però spreca male un ottimo suggerimento di Jorginho. I ritmi del match calano e sale in cattedra la qualità di Higuain: prima cerca lo scavetto su Sorrentino, poi pennella per Mertens che calcia addosso al portiere ex Chievo. Il match, nonostante i cambi offensivi di Novellino, si chiude senza sussulti.
Il Napoli porta a casa una vittoria preziosissima che permette di tenere d'occhio la Juventus, Massimo risultato col minimo sforzo per i partenopei che, tuttavia, sprizzano qualità da tutti i pori. Per Novellino, invece, la strada appare in salita poichè le rivali per la salvezza non stanno di certo a guardare. C'è un rapporto con la tifoseria da ricreare, per restare in A bisognerebbe partire da lì.