Finisce 0-0 all'ora di pranzo la sfida tra Chievo e Milan. Un punto che serve a poco al Diavolo che vede progressivamente allontanarsi la speranza di raggiungere il terzo posto in classifica. Dopo la sconfitta di domenica scorsa al Mapei Stadium per mano del Sassuolo, i rossoneri perdono terreno con un'altra "medio-piccola" del campionato. Il cammino verso l'Europa che conta è adesso più complicato del previsto. La Roma è a +8 e in caso di successo dei giallorossi sull'Udinese, il distacco sarebbe di 11 punti. L'Inter è scappata a +6, la Fiorentina (che attende il Verona al Franchi) è momentaneamente a +5. E come se non bastasse il Milan deve pensare a mantener distante il Sassuolo (a -4 dai rossoneri) dalla sesta piazza.
Dopo le ultime due trasferte il Milan torna a casa con un solo punto, zero gol segnati e due subiti e con le ambizioni del terzo posto che iniziano a svanire proprio quando sembravano possibili. Abate, oggi capitano, lancia una critica: "Diciamo sempre le stesse cose e lasciamo punti su campi alla portata. Senza cattiveria, non si va da nessuna parte. Bisogna onorare la maglia e sputare sangue".
Parla anche il vice allenatore Sakic, oggi in panchina per la squalifica di Mihajlovic: "Sapevamo che sarebbe stata una gara difficile perché il Chievo è una squadra molto organizzata e molto fisica. Nel primo tempo bisognava attaccare di più ed essere più concreti. Nella ripresa invece abbiamo avuto tante occasioni ma ci è mancato solo il gol: se avessimo vinto oggi, non avremmo rubato niente. Anche altre volte non abbiamo sfruttato le palle gol create e questo ci ha penalizzato. Oggi dovevamo giocare col 4-3-3, poi Kucka si è fatto male abbiamo deciso di tornare al 4-4-2 con Menez. Nel secondo tempo è entrato Luiz Adriano perché volevamo avere un giocatore più di sacrificio rispetto a Balotelli che ha altre caratteristiche. Mario ha giocato settimana scorsa, oggi no, magari giocherà la prossima partita: non vedo nessun problema".