E' un Maurizio Sarri carico e raggiante quello che si è presentato quest'oggi nella classica conferenza stampa di vigilia al centro sportivo di Castel Volturno. Il tecnico del Napoli secondo in classifica ha guardato all'analisi del match di domani contro il Chievo Verona, che potrebbe ridare ai partenopei una vittoria che manca oramai da tre gare (cinque con l'Europa League). Proprio il periodo di risultati negativo è il tema iniziale dellla conferenza, anche se Sarri preferisce guardare alle prestazioni positive piuttosto che ai risultati (anche se il Napoli ha gli stessi gol fatti e subiti dell'andata, con due punti in più in classifica).
"Nel mese di febbraio abbiamo fatto partite all'altezza. Ci possono essere momenti nell'arco della stagione dove le percentuali di reti fatte sono minori. Problema fisico? I dati che ho riguardanti la trasferta di Firenze mi parlano della migliore prestazione stagionale, e non credo siano falsi. Non abbiamo sfruttato le occasioni. Abbiamo il problema che abbiamo concesso poco, ma subito più del solito. Sui gol subiti un pizzico di malasorte è evidente, ma la squadra è presente e viene da una grande prestazione".
A tal proposito, l'ultima gara del ciclo terribile è stata affrontata a Firenze. Proprio sulle difficoltà affrontate contro la Fiorentina, con il Napoli che non ha mollato, Sarri analizza così la prestazione dei suoi: "Le palle gol loro sono state palle perse nostre: ce le siamo creati noi le difficoltà. Abbiamo sbagliato qualcosa nel momento in cui si passava alla loro fase offensiva, nella lettura dei loro movimenti: abbiamo perso il baricentro dell'azione. Nella ripresa invece è stato completamente diverso e si è visto. La riconquista della palla era più agevole ed efficace ed alta, nel primo tempo era pericolosissimo".
Napoli e Chievo le squadre che hanno utilizzato meno calciatori in campionato: "E' un dato parziale, perché dobbiamo guardare anche le nazionali e le coppe per quanto ci riguarda. Quindi dipende anche dalla fatica fatta dai calciatori in queste altre gare. Scudetto? Per provarci dobbiamo vincere tutte le partite. Domani è fondamentale, contro una delle squadre che ha vinto più gare in esterna. Pensiamo alla gara di domani, che è più difficile di quel che dice la classifica. Sono una squadra fisica, solida: non è una partita così semplice come appare. Pensiamo solo a questo, di scendere in campo facendo la nostra gara, e prendere il massimo di quello che possiamo".
Successivamente Sarri si è soffermato molto sullo scudetto: "Resta un sogno perché con il nostro monte ingaggi e con il nostro budget non partivamo certo per vincere il campionato. Ora ci si prova perché alimentare i sogni fa bene, poi ogni tanto si avverano. Il sogno non lo comandi: è giusto continuare a sognare. Nell'ultimo mese abbiamo fatto prestazioni superiori ai risultati che sono arrivati. Per noi cambia poco, dobbiamo avere la stessa mentalità. Non dobbiamo farci tanti pensieri, le squadre contro cui abbiamo giocato sono forti: la mia sensazione è che le prestazioni sono valide. Se è un difetto, lo scopriremo e semmai fosse così sarebbe un problema, ma in questi mesi non ho mai avuto questo tipo di sensazioni negative".
Fiorentina-Napoli è stata una delle gare più belle ed emozionanti della stagione. In Italia l'annoso problema dell'estremo tatticismo ha sempre prevalso rispetto al gioco della palla e della spettacolarizzazione dell'evento. E' una strada da perseguire, che può portare anche a qualche risultato, oppure è una chimera? Sarri risponde così: "La Juve è questa per caratteristiche: non è una scelta dell'allenatore. Sono una squadra solida, tosta, ed anche con qualità. Mi fa piacere certo che nella stessa lega ci siano Fiorentina e Napoli che giocano contro e danno vita alla gara più bella dell'anno. Spero che poi una possa vincere a fine della stagione. A Firenze mi sono divertito molto sinceramente: una gara mi ha dato forti emozioni, oltre al risultato. Dobbiamo guardare a questo tipo di spettacolo per poi poter vendere il prodotto".
La chiosa riguarda l'aspetto mentale e fisico del tornare a giocare una partita a settimana: "Certo, può giovare. Perché è più facile ricaricare energie fisiche rispetto a quelle nervose e mentali. Ci può dare benefici perché abbiamo più tempo per preparare le partite, per recuperare. Spero siano soltanto benefici. Per quanto riguarda il turnover, si faranno valutazioni settimanali su chi fa meglio durante gli allenamenti". Infine, sulla voglia di vittoria dei tifosi: "Devono stare tranquilli. Faremo il 101% delle nostre possibilità: non so a cosa equivale in termini di risultati, ma ci proviamo sempre. Quello che possiamo lo facciamo seriamente. Le critiche danno fastidio quando si parla soltanto del risultato e non della prestazione: se a Torino fosse finita 0-0 si parlava di altro. Fa sicuramente parte del gioco: c'è chi deve vendere giornali, farsi vedere in televisione, il campo è altro".