Tutti in ritiro, ma niente punizione. Questa la scelta di Maurizio Sarri alla vigilia della sfida, importante soprattutto dal punto di vista mentale, contro il Chievo. Il Napoli è chiamato a tornare al successo domani sera al San Paolo contro la compagine clivense di Maran, che lo scorso anno aveva espugnato il catino campano grazie a Maxi Lopez. Era un altro Napoli, era anche un altro Chievo: la truppa veronese ha perso parte di quel brio che aveva caratterizzato un fantastico inizio di stagione, quando con Empoli e Sassuolo era annoverata tra le sorprese del campionato. Un girone dopo, tutto cambiato: dal gol decisivo di Higuain al Bentegodi un periodo altalenante, di forma come di risultati. 

Il successo sul Genoa di domenica scorsa firmato Castro ha ridato il sorriso ai clivensi, che scendono a Napoli con la voglia di dimostrare di avere ancora motivazioni nel bagaglio a mano. Di contro un Napoli reduce da un filotto negativo di tre gare (due pareggi) nelle quali la Juventus ha effettuato il sorpasso in classifica. Tre punti fondamentali per la compagine partenopea, che dopo essere uscita a testa alta dal Franchi ha la necessità di agganciare nuovamente il treno Scudetto: per farlo, non c'è altra soluzione che la vittoria, in attesa di congelare anche il discorso terzo posto, chissà guardando ad un pareggio nell'incontro di stasera all'Olimpico. 

Nel ritiro di Castel Volturno Sarri sta guardando all'undici da schierare domani sera, con un paio di dubbi che accompagnano le solite e solide certezze: rispetto allo schieramento classico, il tecnico toscano dovrà far fronte all'assenza di Albiol, squalificato, con Chiriches pronto con Koulibaly a proteggere lo specchio della porta di Reina. Confermati i terzini, così come il capitano ed il regista: con Jorginho ed Hamsik potrebbe esserci David Lopez, che farebbe rifiatare un Allan visibilmente appannato. Stesso dicasi per Mertens: il folletto belga vuole tornare protagonista e per farlo, spinto anche dalle parole di Maradona, chiede largo ad Insigne. Callejon e Higuain intoccabili davanti, con Gabbiadini che osserverà ancora da spettatore.