Scurdammoce 'o passat'. Vero, in parte. Perché il Napoli che torna al lavoro in vista della sfida di sabato sera del San Paolo contro il Chievo dovrà provare ad archiviare, nel miglior modo possibile, il ciclo di ferro appena superato non senza numerose difficoltà. La necessità è quella di voltare pagina, di rifiatare fisicamente ricaricando le batterie e, oltremodo, cancellare le tossine negative di un periodo che ha visto Sarri ed i suoi perdere prima la vetta della classifica, poi rimediare una cocente eliminazione in Europa League per mano del Villarreal. 

Le cinque gare che hanno visto gli azzurri protagonisti dallo Stadium al Franchi hanno messo in luce tutti i problemi di organico che, alla vigilia di tali gare attanagliavano la mente di gran parte degli addetti ai lavori. Il Napoli, è risaputo, non ha i ricambi all'altezza degli undici titolari e, il turnover ragionato di Sarri in Europa League ha rappresentato soltanto un rattoppo momentaneo ad una situazione di emergenza lampante. Batteria scarica, e non poco, per gli uomini che nel momento migliore della compagine campana hanno fatto la differenza per corsa e dinamismo: Allan su tutti ha patito gli impegni ravvicinati, complice anche una scarsa abitudine a giocare a questi livelli in così tante partite. Il brasiliano è quello che ha pagato più di tutti la fatica, uscendo con le ossa rotte dalla sfida del Franchi al cospetto di un Borja Valero sontuoso e del fitto palleggio viola. 

L'infortunio di Grassi non ha agevolato certamente il compito di Sarri, che ha dovuto chiedere un sacrificio straordinario a David Lopez, che per caratteristiche fisiche è alquanto diverso dal giovane verdeoro. Punto e a capo, dicevamo. Perché il Napoli è uscito dalla trasferta di Firenze con il punteggio migliore possibile rispetto alle quattro precedenti apparizioni: se tra Juventus, Milan e Villarreal il capo chino per le occasioni perdute era l'immagine degli azzurri all'uscita dal terreno di gioco, in Toscana le occasioni mancate dai viola hanno parzialmente rimediato ad un periodo avverso in quanto a episodi. Fiducia, dunque, in vista del prossimo ciclo, tenendo ben in mente che, da qui al termine del campionato, Sarri dovrà guardare solo ed esclusivamente al campionato. 

Obiettivo primario, ad oggi, quello di sigillare un fondamentale secondo posto che, ai nastri di partenza del campionato, era soltanto utopia. Le sfide contro Chievo e Genoa, che faranno visita al catino di Fuorigrotta, unite alla trasferta non proibitiva alla Favorita di Palermo saranno decisive per rispedire al mittente l'assalto della Roma di Spalletti e della Fiorentina. Udinese ed Hellas chiuderanno il quadro della cinquina del Napoli nelle prossime gare, che potrebbero essere utili a riaprire anche la corsa Scudetto qualora la Juventus, tra impegni di Coppa Italia e Champions League, dovesse inciampare nuovamente come a Bologna. Un impegno a settimana che potrebbe togliere il medico turnover di torno: la coperta è visibilmente corta, ma adesso è il momento di serrare le fila e puntare a coronare al meglio una stagione più che positiva.