Un pareggio deludente. Un'eliminazione beffarda. Il Napoli si risveglia con la mente ancora frastornata da un gol più fortunato che voluto da parte di Pina, che ha compromesso il prosieguo in Europa League da parte dei partenopei. Il giorno dopo l'1-1 del San Paolo sono i protagonisti a fare scudo alla squadra, con il presidente De Laurentiis e Marek Hamsik che hanno analizzato la prestazione offerta dagli azzurri di Sarri contro gli iberici.
"Perdere non fa mai piacere a nessuno, ma non abbiamo nulla da rimproverarci. La squadra ha sempre giocato molto bene e ieri sera per una volta in più s'è dimostrato che si può segnare anche senza attaccanti. Non mi piace dire che siamo stati sfortunati, nel calcio come nella vita conta quello che si fa, ma il Napoli ha disputato un'ottima partita".
Diverso il parere di Hamsik, che attraverso il suo sito ufficiale ha così analizzato il pari deludente di ieri sera: "Nel primo tempo potevamo fare ancora più gol. Abbiamo creato molte occasioni, ma abbiamo avuta sfortuna nel finale. Non dobbiamo vergognarci dell'eliminazione, siamo stati superiori al Villarreal. Dobbiamo alzare la testa, ora concentriamoci sul campionato".
Testa alta e pensiero alla Fiorentina. Il numero uno del Napoli guarda infatti al campionato come occasione per riscattarsi da questo trend negativo di quattro gare, che secondo l'imprenditore romano non condizionerà il gruppo. Inoltre, De Laurentiis guarda anche alle critiche piovute su Higuain, rispondendo così: "No, nessuna ripercussione. Non mi sembra che ieri la squadra abbia risentito degli ultimi risultati, ma non si può sempre immaginare che una squadra dipenda da un singolo giocatore. Ho sempre ascoltato e letto della mancanza di Higuain, ma cosa si può pretendere da lui? Ci può stare e se uno ha un chilo e mezzo in più è come camminare con un mattone. Deve ritrovare la splendente forma fisica di un mese fa, poi i risultati torneranno. Per me, comunque, servono tutti quanti e ritengo tutti all'altezza. Non c'è una squadra A e una squadra B, sono tutti giocatori di livello".
Infine, il presidente guarda anche al rinnovo di Maurizio Sarri, che non sembra essere un problema ma solo formalità: "Sarri ha un contratto con quattro opzioni. Sta unilateralmente a me entro un determinato mese di ciascun anno solare poter esercitare l'opzione e poter confermare il contratto a prezzi e compensi già predeterminati. Io gli ho fatto sottoscrivere un contratto per tenere Sarri vicino a me per cinque anni. Poi può essere che ci sposeremo a vita o, magari, può esserci un incidente di percorso che poterà all'addio, ma ho messo queste clausole da confermare ogni anno per tutelare il club".