In pochi si ricordano, adesso che il Milan ha un andamento buono in campionato, che per tutta la stagione Sinisa Mihajlovic ha dovuto fare a meno dell'uomo più decisivo per i rossoneri di tutto lo scorso campionato. Jeremy Menez, infatti, è tornato solo da qualche settimana a disposizione dell'allenatore serbo.

Mihajlovic, però, ha già fatto vedere di avere un'alta considerazione del francese, inserendolo sia contro il Genoa che contro il Napoli a gara in corso. Partite in cui sono rimasti in panchina, o sono subentrati dopo di lui, i vari Boateng, Balotelli e Luiz Adriano, sulla carta più in condizione del francese, reduce da 10 mesi di stop per i problemi legati alla sua schiena. La lunga inattività si è fatta notare nei pochi minuti giocati sia a San Siro che al San Paolo. La corsa non è sciolta, la parte superiore del corpo sembra ancora rigida e poco mobile. Del tutto normale, Mihajlovic in primis è consapevole di questa situazione. Il modo più rapido e migliore, però, di ritrovare piano piano la giusta forma fisica è quello di giocare qualche spezzone di partita ogni volta che se ne presenta l'occasione, insieme ovviamente al lavoro in settimana con il resto dei compagni. L'arma Menez, comunque, è attesa con pazienza, ma anche con una certa elettricità dalle parti di Milanello. Per il finale di stagione il francese potrebbe essere la carta che spariglia quelle già in tavole in vista di una volata finale per l'Europa. Di quale tipo è ancora tutto da decidere.

In più Menez può essere una preziosa alternativa anche a livello tattico per il Milan. Bacca e Niang funzionano insieme, lui può giocare con entrambi perchè in grado di muoversi su tutto il fronte d'attacco. Prima punta come nella scorsa stagione, capocannoniere rossonero, oppure seconda punta, pronto a muoversi per creare spazi a Bonaventura e Honda, oppure per cercare di servire Bacca in profondità. Potrebbe volerci ancora almeno un mese per tornare a vedere Menez in condizioni fisiche accettabili, ma rispetto ai discorsi di qualche settimana per il francese è tutto un altro scenario. Legato solamente al campo e al calcio giocato.