"Abbiamo dominato l'intera sfida, il risultato è deludente. Volevamo vincere e riempire di gioia un bellissimo San Paolo. In alcuni casi ci è mancata un po' di fortuna, come in occasione del palo di Mertens. Peccato non aver vinto ma anche questo è il calcio. Adesso pensiamo solo alla gara di Europa League contro il Villarreal".
Testo e parole di Marek Hamsik, che ha così commentato il pareggio di ieri sera ottenuto dal suo Napoli al San Paolo contro un ostico e volitivo Milan. La squadra di Maurizio Sarri si perde nella frenesia e nella scarsa lucidità della ripresa, sbattendo contro la muraglia rossonera eretta in maniera più che legittima da Mihajlovic e, più in generale, di un momento condizione fisica ed un pizzico di buona sorte di certo non sorridono ad Higuain, Mertens e compagni.
Il ciclo di ferro che vedeva i partenopei affrontare in rigoroso ordine cronologico Juventus, Milan e Fiorentina in campionato, con al centro della settimana le due sfide contro il Villarreal di Europa League non è iniziato certamente nel migliore dei modi: tra le sconfitte di Torino e di Vila-Real, ed il pareggio di ieri sera contro i rossoneri, un leitmotiv accompagna le prestazioni degli azzurri, resi sterili da un atteggiamento attendista delle avversarie che prediligono aspettare le sortite offensive e la trama del Napoli piuttosto che attaccare il possesso avversario scoprendosi. Davanti a questo tipo di tatticismo si è arrestata la macchina da gol partenopea, che nelle ultime quattro gare ha messo a referto soltanto due gol: uno su rigore contro il Carpi di Higuain, l'altro ieri sera con Insigne condito da una deviazione decisiva.
Le necessità, all'anti-vigilia del ritorno dei sedicesimi di Europa League contro la squadra di Marcelino (che di certo non verrà a cercare la vittoria attaccanto a spron battuto), sono quelle di ritrovare fiducia e serenità nei propri mezzi, fluidità di manovra ed una dose di 'culo', come l'ha definito Sarri ieri sera, che di certo non guasterebbe. L'allenatore toscano si trova, inoltre, di fronte ad un bivio che, con ogni probabilità, condizionerà il prosieguo della stagione: puntare sui titolarissimi per giovedì e rischiare di averli ancor più appannati nella trasferta di Firenze con la concreta possibilità di non passare il turno, oppure optare per il turnover ragionato e guardare al campionato come obiettivo principale?
Al condottiero la risposta, che verrà presa ovviamente dopo aver valutato le condizioni psico-fisiche di un gruppo che da dieci giorni non conosce la gioia di un successo che forse meriterebbe per quanto espresso: anche ieri sera, infatti, il Napoli si è reso pericoloso dalle parti di Donnarumma per 19 volte, costringendo il Milan a concedere più di quanto fatto in tutta la stagione. Un dato che Sarri può sfruttare per continuare a dare credibilità e fiducia ad una squadra che sembra essersi spenta nel momento più decisivo dell'anno.