Testa bassa e lavorare. Da venerdì il Napoli si è ritrovato agli ordini del condottiero Maurizio Sarri per preparare l'importantissima sfida di stasera contro il Milan, con numerosi aspetti mentali più che tecnici sui quali lavorare: due trasferte nefaste, due sconfitte immeritate per come sono arrivate. I partenopei si sono risvegliati, tuttavia, sabato mattina con la possibilità ribaltare, dopo la sfida dello Juventus Stadium, la classifica ancora una volta, dando un calcio ad periodo sfortunato che di certo non può essere paragonato ad una crisi, neppure mini.

Higuain e soci hanno ripreso l'attività post-Villarreal con passione e dedizione, seppur la serenità dell'ambiente sia ovviamente condizionata dal peggior periodo dell'era Sarri: mai, infatti, sotto la guida del tecnico toscano gli azzurri avevano ottenuto due sconfitte di fila. La chiave tattica della gara contro il Milan ricalcherà i temi visti allo Stadium ed al Madrigal, con i rossoneri di Mihajlovic che si schiereranno presumibilmente con il 4-4-2 visto già al San Paolo nell'ultima apparizione per mano del Carpi, prima delle 'zebre' e del 'submarino amarillo'. Oltre allo spauracchio modulo, il Napoli dovrà esorcizzare la paura del fallimento, il terzo di fila che, questo sì, potrebbe far vacillare non poco le certezze del gruppo tutto. Gara quindi tutt'altro che semplice, anche se l'ambiente partenopeo sembra pronto ad accogliere la sfida come merita: quasi tutto esaurito per l'arrivo del Diavolo, portavoce di blasone e di sfide mai dimenticate negli anni d'oro a cavallo tra la seconda metà degli anni ottanta ed inizio novanta. 

Testa ad oggi però, quando sul prato del catino di Fuorigrotta arriveranno Bacca e Niang, una delle coppie più in forma del campionato tutto. Milan che, con ogni probabilità, proverà a sfruttare la velocità del duo unita alle geometrie di Montolivo e l fisicità di Kucka a centrocampo, oltre alle scorribande di Honda e Bonaventura sugli esterni. Occasione di riscatto, quindi, ma anche di precauzione nei confronti di una squadra che se si guarda alle ultime 19 sfide, da quel Milan-Napoli chiuso col poker napoletano, sarebbe dietro in classifica solo a bianconeri e azzurri. Testa bassa e lavorare, quindi, per riprendere il discorso del gol perduto da qualche settimana: un gol in tre partite, tra l'altro su rigore, è un dato che pesa e non poco nel bilancio globale del momento del Napoli. 

Per provare a scuotere la sua squadra Sarri potrebbe tornare ad affidarsi, come ha sempre fatto del resto in campionato salvo imprevisti e squalifiche, ai suoi undici titolarissimi. Torna Albiol in coppia con Koulibaly davanti a Reina, con Hysaj e Ghoulam sugli esterni. Tornano Allan e Jorginho, così come Insigne ed Higuain dal primo minuto con Hamsik e Callejon. Non dovrebbero esserci dubbi, con Gabbiadini e Mertens che potrebbero entrare a gara in corsa nel tentativo di sbloccarla o chiuderla definitivamente. 

Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Higuain, Insigne. All.: Sarri