Alla fine, come spesso accade quest'anno, la spunta il Cagliari. La squadra sarda allenata da Massimo Rastelli batte, in rimonta, un ottimo Pescara di Massimo Oddo, sfruttando al massimo le occasioni avute ad inizio ripresa. Una partita bella ed emozionante, che ha visto senza alcun dubbio gli ospiti farsi preferire, e non di poco, nei primi quarantacinque minuti senza però approfittare di un Cagliari spaesato e gelato dal vantaggio di Torreira dopo due giri di lancette. Decidono i gol di Farias, al termine di un'azione corale bellissima, e l'autorete di Lapadula, sfortunato sul tocco di testa di Giannetti. Rastelli può festeggiare: la sua squadra ha quasi ipotecato la promozione in A portandosi a più 13 dagli abruzzesi terzi.
Rastelli sceglie Joao Pedro alle spalle di Farias e Melchiorri, con Di Gennaro in cabina di regia e Cinelli e Fossati ai lati. Davanti a Storari linea difensiva a quattro composta da Balzano, Salamon, Krajnc e Balzano. Oddo risponde con Benali e Caprari alle spalle di Lapadula, mentre Verre, Torreira e Memushaj agiscono a centrocampo. Mandragora viene schierato tra i due centrali con Zuparic davanti ad Aresti, mentre Mazzotta e Zampano sono i terzini.
Nemmeno il tempo di prendere posto in tribuna che il Pescara passa subito in vantaggio sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto in maniera esemplare dagli uomini di Oddo: Benali viene imbeccato al limite dell'area e serve con un filtrante l'inserimento di Torreira, abile di esterno destro a beffare Storari da posizione defilata. Il gol a fretto gela i bollenti spiriti del Sant'Elia e del Cagliari di Rastelli, irretito dagli ospiti e fin troppo impreciso dalla metà campo in sù, quando la manovra deve farsi più incisiva. Il Pescara si difende con diligenza ed ordine, provando a ripartire in velocità con Lapadula: tante le occasioni per il raddoppio degli abruzzesi, che per imprecisione e sfortuna non capitalizzano. E' proprio questo aspetto la pecca degli ospiti nella prima frazione, che sfruttano la lentezza dei padroni di casa ad imbastire le trame offensive a causa dell'infortunio che mette fuori causa Di Gennaro: il centravanti di movimento, assistito perfettamente da Benali e da Caprari, trova spesso il varco per battere a rete ed impensierire la retroguardia cagliaritana, spaesata e stranamente in bambola rispetto a quanto visto fin qui in campionato. Mazzotta è puntualissimo nelle sovrapposizioni e nelle sue sortite offensive, che provocano scompiglio dalle parti di Salamon e Krajnc ma poche nitidissime occasioni. Sul finire di frazione, l'unica occasione per i sardi, che sfruttano una disattenzione su una rimessa laterale per impensierire Aresti con il colpo di testa di Joao Pedro: bravo, nell'occasione, l'estremo difensore ospite a deviare in angolo.
Tutt'altro Cagliari ad inizio ripresa: dopo la paura iniziale sull'iniziativa di Benali, che sfiora il raddoppio, sono Melchiorri e Joao Pedro a rilanciare le sorti dei sardi. Il primo salta Zuparic prima di calciare col mancino, trovando la traversa a negargli il pareggio; il secondo, invece, va via su una disattenzione di Mandragora, ma il tiro cross non è preciso. Il Pescara esce a testa alta dal momento di difficoltà e con Lapadula e Mazzotta sfiora il raddoppio in mischia, prima che Storari salvi i suoi. Rastelli si gioca anche la carta Giannetti al posto di Fossati, sbilanciandosi notevolmente in avanti. L'impeto della reazione dei padroni di casa si concretizza al quarto d'ora, quando uno scambio di prima al limite tra Joao Pedro e Melchiorri libera Farias tutto solo in area: a tu per tu con Aresti non ci sono problemi per il brasiliano ad impattare. Il Cagliari ci crede e non molla la presa sulla preda, azzannandola alla giugulare: la grinta e la cabarbietà di Giannetti vengono premiati, sugli sviluppi di un corner, con la deviazione sfortunata di Lapadula sotto porta, che provoca l'autogol del sorpasso. Gli ospiti non subiscono il contraccolpo atteso e, proprio con il miglior marcatore sfiorano il pareggio: Lapadula si libera in area e calcia col mancino, sfiorando la parte alta della traversa a metà frazione. Oddo spera con l'inserimento di Cocco, Mitrita ed Acosta nell'ultimo quarto d'ora di dare una svolta al match, ma i cambi non forniscono l'apporto sperato. Il Cagliari tiene bene a bada le scorribande di Benali e compagni, fino al forcing finale: Mitrita ha sul mancino l'occasione del pareggio su cross dalla destra di Balzano, ma cicca la sfera. Nei quattro minuti di recupero una sola emozione, con Melchiorri che sbaglia in contropiede il colpo del KO calciando su Aresti in uscita.