A caccia della settima meraviglia: dopo Atalanta, Torino e Frosinone, che hanno sigillato il girone d'andata, e dopo aver archiviato le pratiche che nel girone d'andata avevano rallentato il cammino del Napoli di Maurizio Sarri ad inizio campionato (Sassuolo, Sampdoria ed Empoli), la squadra partenopea si presenta all'esame Olimpico, sponda Lazio, con la voglia di proseguire la marcia di successi e confermare ancora una volta la vetta. A caccia di un altro record: perché sette vittorie di file rappresenterebbero l'ennesimo traguardo, momentaneo, agguantato da Higuain e compagni, che pareggerebbero quello di Maradona e compagni della stagione 87-88.
Sfida alla Lazio che da una parte rievoca bellissimi ricordi agli azzurri, con la manita che ha lanciato i partenopei nel girone di andata, e, particolarmente ad Higuain, a bersaglio 10 volte negli ultimi 5 incontri con i biancocelesti in campionato, ma anche delusioni cocenti, con il penalty del Pipita dello scorso anno che grida ancora vendetta. Anno nuovo, però, Napoli e Higuain del tutto nuovi, che saranno di scena all'Olimpico con la voglia di bissare il successo della scorsa stagione, quando il nativo di Brest infilò Berisha da posizione quasi impossibile per lo 0-1 finale.
Tuttavia, la sfida dell'Olimpico contro una Lazio profondamente rimaneggiata, sarà tutt'altro che la classica passeggiata: certo, mancheranno ai biancocelesti pedine fondamentali, sia in difesa che a centrocampo, ma anche il Napoli, per la prima volta forse in stagione, si trova a dover fronteggiare alcune problematiche di formazione, con Allan ed Hysaj che saranno squalificati. Assenze di primissimo piano, perché se è vero che il Napoli costruisce le sue fortune offensive sull'asse mancino Ghoulam-Hamsik-Insigne, è altrettanto vero che il terzetto di archi Callejon-Allan-Hysaj è fondamentale per le l'equilibrio difensivo del reparto arretrato di Sarri. Due certezze che, per la prima volta, mancheranno allo stesso tempo, con l'albanese che mai, prima d'ora, era uscito dal terreno di gioco se non per turnover in Europa League.
Sarà enigmatico alquanto, per Sarri ed i suoi collaboratori, analizzare a fondo la questione che concerne i sostituti dei due assenti di stasera: se però per quanto riguarda Allan, il cambio naturale sembra essere David Lopez, diverso il discorso per Hysaj, che potrebbe e dovrebbe essere sostituito da Christian Maggio, anche se le varianti tattiche non mancano alla faretra del mister toscano. In primis, Koulibaly, visto come terzino destro in occasione della sfida casalinga di Coppa Italia dello scorso anno contro l'Inter di Mancini: la freccia nera disputò una gara fantastica per applicazione difensiva e propensione offensiva, liberandosi dalle catene che lo vincolano al posizionamento da difensore centrale. Inoltre, anche Chiriches, in sporadiche occasioni con il Tottenham, ha agito da laterale e, dando anche uno sguardo alla pericolosità di Keita o Anderson che dovrebbero agire su quella fascia, queste due opzioni potrebbero non essere soltanto fantasia.
Qualora invece Sarri dovesse confermarsi con il tema più classico, Maggio dovrebbe prendere il posto del terzino albanese, mentre Albiol tornerebbe a far coppia centralmente con uno tra Chiriches e Koulibaly, con un altro dubbio che aleggia sull'out mancino: Strinic o Ghoulam. Appurato che Lopez vestirà la maglia da titolare a centrocampo, l'altro sicuro di un posto sembra essere Marek Hamsik: in dubbio Jorginho, che in vista del tour de force degli azzurri potrebbe prendere fiato e lasciare spazio a Valdifiori, le cui caratteristiche meglio si sposano con quelle di David Lopez. Infine, in attacco, tutto confermato per quanto riguarda Higuain e lo scatenato Callejon, tornato al gol con assiduità: Mertens, invece, insidia il posto di Insigne, per il quale potrebbe valere il discorso fatto per il regista italo-brasiliano ex Verona.
Probabile formazione
Napoli (4-3-3): Reina; Maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; David Lopez, Jorginho/Valdifiori, Hamsik; Callejon, Higuain, Mertens/Insigne. All: Sarri.