In questa giornata molti coetanei di Donnarumma giocheranno le loro partite della categoria Allievi per poi mettersi comodi questa sera sul divano di casa per godersi il derby fra Milan e Inter. Molti, ma non lui, chiamato ad essere protagonista della sfida di San Siro, sgretolando il record per l'esordio più precoce nella stracittadina. Dall'altra parte, invece, indosserà i guanti un signore di nome Handanovic che a prescindere da tifo e fede calcistica ha fatto alcune parate da saltar su dal divano come una cavalletta per lo stupore.
Se ci sono dubbi e perplessità, peraltro giustificati dalle ultime sfide fra le due squadre, su quella che potrà essere l'estetica della partita di stasera, sul duello fra portieri giù la maschera. Sarà comunque spettacolo. Perchè da una parte c'è un ragazzino di 16 anni, con delle dimensioni fisico atletiche fuori dalla norma per la sua età e un talento raro da trovare. Dall'altra un portiere che da quando è arrivato all'Inter ha portato spesso e volentieri punti pesanti alla propria squadra. All'andata Donnarumma non si era ancora preso la porta del Milan, ma probabilmente si ricorda bene il terra aria di Balotelli allungato sul palo dal guantone di Handanovic. Uno degli interventi decisivi del portiere sloveno in questa stagione, non il più impressionante visto che quello di Bergamo e una spanna sopra tutti gli altri. Lo spettacolo che saranno in grado di regalare Donnarumma e Handanovic non sarà per forza in voli spettacolari, ma magari rimarrà chiuso in interventi dati per scontati, ma non meno importanti. Uscite basse e alte, prese, comando vocale della propria linea difensiva, gioco con i piedi. Dettagli che spesso si perdono nella foga e nella superficialità di certe analisi, o presunte tali e che invece andrebbero tenute in maggiore considerazione.
La difesa dell'Inter si è mostrata granitica fino a questo momento (meno nelle ultime uscite), la solidità in fase di non possesso della squadra di Mancini è una delle doti migliori dei nerazzurri. Il Milan sta provando a crescere sotto questo punto di vista, attraverso la continuità degli interpreti che vengono scelti. Milan e Inter sembrano avere poche cose in comune, una di queste riguarda la certezza di chi sia il portiere titolare da entrambe le parti.