Momento cruciale della stagione in casa Sampdoria: tra le tre sconfitte di fila dei blucerchiati ed un mercato che sta rivoluzionando e non poco la struttura della rosa a disposizione di Montella, i doriani cercano domani a Bologna un risultato positivo per risollevarsi dalle sabbie mobili della classifica. L'allenatore napoletano è ben conscio dell'importanza del match del Dall'Ara e, in settimana, non si è fatto distrarre dalle numerosissime voci di mercato che hanno interessato la squadra di Ferrero. La partenza di Eder non sarà un alibi per il resto della squadra, bensì uno stimolo per dare di più.
Questo il credo dell'aeroplanino, che riparte da qui: "Non ho pensato al mercato. Pensavo alla squadra e all'importanza della partita. La vedo come uno spareggio. Non c'è spazio per altre cose, saremo una squadra equilibrata. Non ci devono essere alibi né prima, né dopo. Bisogna essere ottimisti e concentrati sulla partita".
Bologna che, come la Samp, ha cambiato allenatore in corso d'opera ed ha svoltato strada. Ecco cosa si aspetta Montella dallo scontro con Donadoni: "E' una squadra pericolosa che fa tutto con logica. E' una squadra equilibrata con giocatori di gamba che possono effettuare grandi transizioni". Sfida difficile per approccio e per sovvertire un periodo difficile, un po' come lo è stato quando Montella si è seduto per la prima volta sulla panchina dei blucerchiati a Udine. Queste le differenze principali tra i due match: "Sicuramente conosco di più i giocatori, loro conoscono di più me. Purtroppo il mercato è questo, non possiamo farci nulla. E' un dato di fatto. Il mercato che finisce fra due partite è un fattore discutibile, ma è un dato di fatto".
Inevitabile non parlare di mercato, con la società del presidente Ferrero che sta operando in entrata ed in uscita senza sosta. Fuori Regini, Zukanovic ed Eder, dentro Alvarez, Sala e Ranocchia. Montella parla così delle scelte: "Non mi sento proprietario della Sampdoria. Io sono l'allenatore. Posso dare, come ho dato, una valutazione tecnica sui calciatori. Poi mi fermo lì perchè non sono il proprietario dei calciatori. Sicuramente scenderanno in campo i giocatori che mi garantiranno 99% della permanenza. Sicuramente Soriano non andrà via. Lui lo sa, io lo so, ho avuto garanzie che non andrà via". Inoltre, sulla partenza di Eder verso l'Inter: "Andando via Eder, giocatore importante che ti garantisce spessore, qualcosa manca. Ripeto, questo non deve essere un alibi. Noi in questo momento non siamo una squadra completa per affrontare un campionato, la società lo sa. Non c'è l'intenzione di piangersi addosso".
L'attenzione di Montella si sposta successivamente sugli arrivi di Alvarez, pronto a giocare, Ranocchia e Sala. Ecco le impressioni dell'aeroplanino: "Alvarez è un giocatore che è cresciuto molto. Non lo so, è difficile perchè c'è anche una strategia preventiva in vista di una gara e ci sono degli aspetti da valutare. Sala? Può fare tutti i tre ruoli di fascia, anche il terzino. Ranocchia? Preferisco avere giocatori motivati e loro due lo sono. Sono entrambi nelle condizioni per giocare".
Infine, l'analisi e la chiosa di Montella riguarda le prestazioni in calo di Barreto ed il rilancio di Muriel: "In una stagione ci sono degli alti e bassi. Barreto è un giocatore che non si risparmia mai e questo lo porta ad essere meno lucido in certe situazioni. Valuterò domani, ma non è sicuramente bocciato. Muriel? Ha cambiato il suo modo di approcciarsi ad allenamenti e partite. Ha avuto una crescita notevole e non deve fermarsi. E' un giocatore su cui voglio contare".