Milan-Inter capita nel momento cruciale della stagione, una partita di vitale importanza per il proseguo del campionato di entrambe. Le due squadre si ritrovano a competere almeno per l'Europa, ma ci arrivano tra alti (pochi) e bassi (molti) ed è difficile capire chi stia meglio (o peggio): gli uomini di Mancini non vincono da quattro turni, quelli di Mihajlovic non perdono da altrettante partite. I rossoneri arrivano al derby in uno stato mentale migliore rispetto ai loro cugini, ma non per questo partono favoriti.
In casa Milan, Sinisa Mihajlovic ha da poco concluso la conferenza stampa. Tanti i temi trattati, partendo dalla delicata partita di domani sera: "Il derby è sempre importante al di là della classifica. Per noi domani è una delle ultime possiblità per puntare ai primi posti, mentre l'Inter deve vincere per restare in alto. A loro invidio la loro classifica che è meglio della nostra. Il derby sarà come un ascensore, chi vince sale, che perde scende al piano terra. Abbiamo tutte le qualità per vincere domani sera. Chi arriva meglio? "Non so, loro nelle ultime partite sono in flessione, noi abbiamo fatto qualche punto in più, ma nel derby cete cose non contano. Vincerà la squadra che avrà più voglia, più coraggio e farà meno errori". Di fronte c'è l’Inter, che non ha ancora trovato una precisa fisionomia: "Hanno 8 punti in più di noi, noi potavamo averne 6-7 in più, ma se non ci siamo riusciti è colpa nostra. Loro hanno grande cinismo, è una loro carattersitiche. Mi piacerebbe vincere qualche partita con più serenità come contro la Samp, ma alla fine l'importante è vincere. Non so che modulo giocherà, ne hanno cambiati tanti. Noi faremo la nostra partita, non mi preoccupa come giocheranno loro. Noi pensiamo sempre prima a noi, non ci cambia molto come giocano gli altri".
Quello che doveva essere l’anno della rinascita rischia di essere l’ennesimo anno di transizione per il Milan: "E' chiaro che potevamo fare meglio, ma per esempio pareggiare a Empoli non è un dramma. Io ero arrabbiato perchè il Milan non può farsi recuperare dopo essere andato in vantaggio due volte. La colpa è nostra che li abbiamo fatti pareggiare. Abbiamo dato continuità nelle ultie 17 giornate, abbiamo vinto 10 partite e perse solo 2. A Empoli c'era un rigore netto, ma non vogliamo cercare scuse perchè certe partite vanno chiuse prima. Abbiamo fatto una buona gara, anche se dovevamo vincere. Noi pensiamo ad una partita alla volta, il campionato è ancora lungo e non guardiamo alla classifica. Abbiamo quasi tutti gli scontri diretti in casa, a parte con il Napoli. Vincere domani darebbe grande morale e entisuasmo. Noi ora abbiamo un'identità, il problema è che non riusciamo a chiudere le partite. Il Milan è una squadra difficile da battere".
Chiusura sui singoli, Balotelli: "Ha giocato in coppa e queste partite servono per visionare come stanno i giocatori. E la partita di martedì ha messo in mostra che Mario e Boateng non sono in condizione. Quando si segna bisogna gioire, ne ho parlato spesso con lui, ma non ci riesce ad esultare, è fatto così. E' un bravo ragazzo, sembra non avere voglia, ma non è così. E' come quando sei con una donna e non sai dirle ti amo. Sono contento di averlo qui, spero cambi questo atteggiamento perchè agli occhi degli altri sembra sempre arrabbiato e questo non lo aiuta. Fare il calciatore è la cosa più bella che c'è". Niang: "Ho parlato con lui, non ha mai voluto lasciare il Milan" Luiz Adriano: "Ha subito questo colpo, stiamo cercando di recuperlo, ma sarà difficile". Honda: "E' un giocatore a cui non si perdona nulla, ma è molto affidabile, fa tutto quello che gli chiedi. Deve sicuramente provare ad essere più decisivo e segnare qualche gol. Non mi è piaciuto che dopo il taglio in testa contro l'Empoli non ha fatto più contrasti aerei, non deve farsi condizionare da questa cosa. Le sue parole sul ruolo? Se dice che non ha le caratteristiche per fare l'esterno, allora starà in panchina (ride, ndr). Domani mi aspetto che faccia gol. Se parte titolare? Vediamo, oggi abbiamo un altro allenamento e poi deciderò".