Nonostante una inusuale espulsione rimediata assieme al collega Ventura, probabilmente per proteste ritenute eccessive, Maurizio Sarri respira ancora aria di alta classifica, dopo l'importantissima vittoria del suo Napoli per 2 reti a 1 contro un grande Torino, che ha messo in seria difficoltà i partenopei soprattutto nella ripresa.
Il tecnico toscano può considerarsi soddisfatto soltanto a metà, data l'ottima prestazione espressa dai suoi nel primo tempo, costellata da grandi giocate e ritmi alti, prima di un evidente passo indietro nella ripresa, con l'undici granata a un passo dal pari.
Esplica con poche parole le sue impressioni nel post gara: "Abbiamo giocato un ottimo primo tempo, poi siamo calati fisicamente nella ripresa ma questo è dovuto al fatto dei carichi di allenamento che abbiamo fatto ultimamente. Era preventivabile ed inevitabile a mio parere dopo un carico del genere la squadra è ovvio che ne risenta per due partite ma poi si ritorna ad essere quelli di prima".
Con un Insigne così il suo Napoli avanza e Sarri gongola: "Insigne in nazionale? Deciderà Conte, io sono contento di quello che il ragazzo sta facendo ma non interferisco con le scelte del Commissario Tecnico".
Sul capitolo mercato, nessuna apertura: "Il mercato mi annoia, perché se ne parla troppo. Vorrei che si parlasse di più di calcio, e se ho un problema provo a migliorare i calciatori che ho. Lo ritengo anche antisportivo, e per me è un periodo che , a campionato in corso , dovrebbe durare massimo tre giorni e non trenta, anche perché si riuscirebbero a fare le stesse cose. Se Giuntoli prenderà qualcuno va bene, metterò subito le cose in chiaro con lui, ma non so se arriverà qualcuno, non ne so nulla".
Sull'espulsione: "Sono uscito dall’area tecnica ma con educazione, l’arbitro deve gestire la partita e se lui l’ha ritenuto opportuno penso sia giusto così”.
Ultima curiosità su Maradona che gli ha chiesto pubblicamente scusa dopo le iniziali critiche: "Sì, l'ha fatto anche pubblicamente e mi ha fatto un piacere immenso. Per me rimane un idolo".