Da Bergamo, con la vittoria sull'Atalanta, al Torino: il Napoli torna in campo dopo la sosta natalizia, e come da prassi Maurizio Sarri è intervenuto al centro sportivo di Castelvolturno per presentare la sfida che vedrà opposti gli azzurri al cospetto dei granata. Partita ostica, soprattutto in considerazione del fatto che la sosta di Natale spezza il ritmo alle squadre, che stentano alla ripresa a ritrovare fiducia dopo venti giorni di pausa.
Inizia da questo aspetto anche la conferenza stampa di Sarri, che analizza le condizioni della sua squadra: "Vedremo domani, l'anomalia non siamo noi ma il regolamento. Una sosta di 17 giorni, in cui i giocatori hanno 7 di riposo, è ingestibile fisicamente. Non si può fare un lavoro vero e resto della mia idea: si deve giocare durante le feste. La condizione è da valutare, ma mentalmente la squadra è su buoni livelli".
Aspetto mentale da non sottovalutare, soprattutto per quanto riguarda gli avversari, reduci da un periodo non esaltante. Questa l'analisi del mister toscano sulla compagine di Ventura: "E' una buona squadra, due anni fa si qualificò per l'Europa, l'anno scorso ha lottato fino alla fine pagando la stagione lunga con i preliminari. E' una squadra competitiva, può creare problematiche a tutti. Non so che atteggiamento avrà, ma fa molto possesso, quindi bisognerà recuperare palla il più in alto possibile, ma si chiudono bene ed aspettano molto bassi. Non vorrei incappare nella classifca gara che per alzare i ritmi servono 60 minuti, quindi dobbiamo partire subito forte".
Una delle chiavi per scardinare le resistenze degli ospiti potrebbe essere il ritorno di Mirko Valdifiori, chiamato a sostituire Jorginho nel ruolo di playmaker davanti alla difesa: "Tatticamente non cambia niente, il ruolo è lo stesso, forse Jorginho ha più qualità in orizzontale mentre Valdifiori di più in verticale. A differenza di quanto leggo, stanno giocando entrambi, si sono divisi le partite finora, è azzardato scrivere che Valdifiori non gioca".
Anno nuovo, propositi e obiettivi vecchi. Sarri si sofferma successivamente sugli aspetti da migliorare in vista del ritorno in campo, per puntare con maggiore forza al primato dell'Inter: "Cosa ci manca? Abbiamo vinto 17 delle ultime 21 partite, credo ci manchi poco. Da migliorare c'è poco, in Europa poche squadre hanno i nostri numeri, se devo scegliere darei più gol a Hamsik anche se è diventato un centrocampista vero e sta facendo grandissime partite. L'obiettivo? Ottenere il 101%,come non è accaduto in passato. Poi vedremo a cosa corrisponderà".
Dalla crescita di squadra a quella, in piccolo, della difesa. Da Albiol a Koulibaly, passando anche per Chiriches: "Doveva solo ritrovare delle certezze, è meno appariscente di altri ma è quello che come movimenti guida la linea. Per noi è importante, ma sto vedendo anche in crescita Chiriches".
Infine, inevitabile la chiosa sul mercato: "L'equilibrio c'è stato fino a questo momento, ma non nelle ultime 7-8 gare perchè la Juventus ha una marcia diversa. Io faccio l'allenatore e l'equilibrio va rotto lavorando di più e meglio sul campo. Col direttore ci parlo spesso, lui sa come la penso e si muove in base alle direttive della società come normale che sia. Mi scappa dal ridere quando sento che il giocatore è fortemente voluto da me. Io non ho mai chiesto un giocatore, ma ho sempre parlato di caratteristiche. Caratteristiche? Se parlo delle caratteristiche sminuisco un mio giocatore e non lo farò mai".