Il calciomercato è ufficialmente aperto, e il Napoli si muove. Numerosi profili accostati al club partenopeo, da Maksimovic a André Gomes, da Roberto Colombo, terzo portiere, a Héctor Herrera, calciatore in forza al Porto.
Nato a Tijuana 25 anni fa, Héctor Herrera è un prodotto del vivaio del Pachuca. Giunge in prima squadra nel 2009/2010. Troppo giovane e con poco spazio, va in prestito nella stagione successiva al Tampico Madero, dove convince tutti con 11 presenze e 5 gol all'attivo. Nel 2011/2012 torna a casa sua, dove conquista una maglia da titolare, con 27 presenze stagionali. Nel 2012/2013, si infiammano le sirene europee, con i maggiori club colpiti dalla presenza del centrocampista alle Olimpiadi di Londra e al Torneo di Toulon. Titolarìssimo nel suo club e chiaramente un passo avanti rispetto ai suoi compagni nelle varie rappresentative, viene "promosso" alla nazionale maggiore, il suo curriculum vanta la presenza nel Mondiale brasiliano e anche una nella Gold Cup del 2015, dove alza addirittura il trofeo, dopo la finale vinta per 3-1 contro la Giamaica. Giocatore dai piedi buoni, con una buona capacità di inserimento, dotato anche di una pericolosa conclusione da fuori. Pecca in rapidità e in fase di non possesso non è un elemento in grado di dare la solidità necessaria in un centrocampo a 3. Da qui la predilezione per un comparto a cinque effettivi, come nel periodo con Miguel Herrera con la casacca della Nazionale.
Sempre attento al mercato sudamericano, il FC Porto di Pinto da Costa non se lo fa scappare. 8 milioni al Pachuca e nel 2013/2014 Herrera vola verso la "Invicta". Dopo un periodo trascorso nella squadra B dei Dragões, per adattarsi ad un calcio decisamente diverso, viene utilizzato 17 volte nella squadra principale e gioca 14 partite da titolare. Il suo livello non impressiona particolarmente gli esigenti tifosi portistas, che però gli concedono il tempo necessario per assimilare la nuova realtà. Nel 2014/2015 è uno dei più "scelti" da Julen Lopetegui, riesce ad inserirsi bene negli schemi dell'allenatore spagnolo, un gioco basato sul palleggio corto, che è decisamente favorevole al messicano. Il suo livello cresce, ma nella mente dei tifosi c'è ancora João Moutinho, quindi, un'eredità pesante per il giovane messicano. Nonostante ciò, colleziona 33 presenze in campionato e 11 in Champions League.
Nella presente stagione, già 9 partite da titolare in campionato e soltanto 2 in Champions League. Il 25enne messicano non riesce però a compiere l'ultimo passo, le sue apparizioni sono tutt'altro che convincenti. La concorrenza si fa sempre più dura, con la crescita di André André, Rúben Neves e Danilo e, con il recupero del primo dopo l'infortunio subito a Dicembre, lo spazio cala. Il Porto chiede oggi circa 20/25 milioni per il suo cartellino - frutto della buona campagna in Champions la scorsa stagione - cifra che però il Napoli non sembra disposto a pagare per un calciatore utile nelle rotazioni di Maurizio Sarri. Il club continua a muoversi sul mercato e il messicano resta nei radar.