"Certi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano" è una delle frasi più celebri di Adriano Galliani in tempi di calciomercato, ormai diventata d'uso comune anche fra gli operatori del settore. Quella fra Stephan El Shaarawy e il Milan sembrava una storia destinanta a finire quest'estate, quando il Monaco ha acquistato il classe '92 in prestito con obbligo di riscatto legato alle presenze del giocatore.
25 per la precisione e qui sta tutto l'inghippo che ha creato una situazione paradossale che pare abbia fatto imbufalire Galliani, ancora in vacanza in Brasile. El Shaarawy, fino ad ora, ha raccolto 24 gettoni con il Monaco, molti dei quali non da titolare. Basterebbe un altro solo minuto in campo, comunque, per rendere obbligatorio il versamento di 14 milioni nelle casse di Via Aldo Rossi, soldi tutt'altro che disprezzati dalla società rossonera in questo momento. Il club monegasco, invece, avrebbe già comunicato al Milan l'intenzione di non voler riscattare il Faraone. Questo significa che o il Milan trova un'altra squadra che lo acquisti già Gennaio, oppure El Shaarawy è destinato a non mettere più piede in campo fino al termine della stagione. Una bella grana per tutti, anche se El Shaarawy potrebbe rivelarsi preziosa pedina di scambio nelle mani di Galliani. Gli interessamenti per l'ex numero 92 del Milan non mancano, tanto in Italia quanto all'estero, ma il Milan non è intenzionato a fare passi indietro a livello di formula.
Chi vorrà acquistare El Shaarawy dovrà farlo alle stesse condizioni del Monaco, magari con un tetto inferiore di presenze o comunque con una formula che renda più semplice il raggiungimento dell'obbligo di riscatto in favore del Milan. Si parla di interessi in Premier League, ma le pretendenti più interessate potrebbero essere in Italia. Juventus, Roma, Fiorentina, Bologna, il Genoa se avesse le finanze adeguate, la caccia al Faraone potrebbe essere davvero intrigante. In attesa di capire in maniera ufficiale che cosa farà il Monaco, El Shaarawy potrebbe cercare il rilancio in quella Serie A abbandonata appena sei mesi fa.