Per Witsel il Milan ci ha provato fino alle ultime ore della scorsa sessione estiva di mercato, ma lo Zenit non si è mosso dalla propria posizione e forse anche i rossoneri sono arrivati fuori tempo massimo con la loro proposta di prestito con diritto di riscatto. Fatto sta che il belga è rimasto in Russia e ha conquistato gli ottavi di finale di Champions League.

Un'ulteriore difficoltà per Adriano Galliani. Witsel continua ad essere nei pensieri del Milan l'uomo giusto per cambiare il volto di un centrocampo spesso in sofferenza e senza troppa personalità. Sinisa Mihajlovic si era accorto di questo problema già in estate ed evidentemente non è rimasto soddisfatto di quanto visto nei suoi primi mesi di Milan. I problemi, però, per arrivare a Witsel sono vari e di diversa natura. Partiamo da quelli del Milan. In primis il fatto che Berlusconi, almeno ad oggi, non darà ulteriore budget a Galliani, costretto a fare i conti fra entrate e uscite come il più pignolo dei ragionieri. In più i rossoneri non giocano le coppe europee e in campionato sono lontani dalle posizioni che più contano. Passiamo ora alle difficoltà fronte Zenit. I russi sono andati avanti in Champions e vogliono tenersi Witsel per giocarsi l'accesso fra le migliori 8 d' Europa con tutti i propri talenti a disposizione. E' vero che il belga non ha ancora rinnovato il contratto in scadenza 2017, ma ora, invece che essere diminuito, il prezzo del suo cartellino potrebbe essere addirittura aumentato. Ecco perchè la proposta di cui qualcuno parla, 2-3 milioni di prestito 25 per l'obbligo di riscatto, anche se venisse fatta dal Milan probabilmente non verrebbe neppure presa in considerazione dalla dirigenza di Villas Boas.

Oltre a quello di Witsel, nelle ultime ore circola la voce che il Milan sia interessato ad Ivanovic del Chelsea. Grande esperienza e contratto in scadenza a Giugno. Il profilo tipo delle sessioni low cost del mercato nel recente passato rossonero. Operazione che ricorderebbe quelle per Torres ed Essien, in contrasto con la linea estiva. Italiana, ma soprattutto giovane.