Al termine di una partita molto complicata, come tra l'altro Sarri aveva annunciato nella conferenza stampa della vigilia, il Napoli porta a casa una vittoria che gli fa chiudere il 2015 al  posto in coabitazione con la Fiorentina, a 35 punti.

Un match molto sofferto per i partenopei soprattutto nei primi 45 minuti, dove l'Atalanta pressa altissimo i giocatori azzurri, costringendoli a buttare via il pallone. Il Napoli infatti corre il primo rischio dopo pochi minuti, con Denis che libera Maxi Moralez per la conclusione a porta spalancata, ma Reina è bravo e tempestivo nell'uscita. La squadra partenopea sembra non riuscire a reggere gli stessi ritmi della squadra di casa, come se fosse spaesata o incapace di produrre un buon gioco. Si potrebbe parlare di approccio sbagliato ma in realtá è solamente logica conseguenza di questo periodo di non brillantezza manifestato dagli azzurri. 

Nonostante ciò i partenopei riescono a rendersi pericolosi più volte con Higuain e Callejon, ma tutte le volte manca quel cinismo necessario per mettere il pallone in rete. La bravura del Napoli sta nella consapevolezza di avere di fronte un avversario pericoloso, se messo in ritmo e soprattutto se ha a disposizione degli spazi da attaccare, e quindi decide di fare una prima frazione di contenimento in modo da limitare le avanzate di Gomez e Moralez. Infatti Reina viene chiamato alla parata solo in occasione del tiro da fuori area di Cigarini. Poi sul finire del primo tempo il "Frasquito" Moralez ha una buona opportunitá di testa ma per fortuna del Napoli la fallisce.

Il secondo tempo vede gli azzurri uscire dagli spogliatoi completamente trasformati, infatti si ricomincia a vedere quel sistema di gioco sarriano che ha portato con sè tante vittorie. La squadra alza il baricentro andando a pressare i difensori atalantini e costringendoli quindi a perdere il pallone. Il cambiamento si nota anche in fase di possesso, con la squadra che riesce a muoversi all'unisono facilitando quindi la velocitá e l'imprevedibilitá dei giocatori azzurri. La partita però si sblocca in maniera abbastanza casuale col tocco di mano di De Roon su azione d'angolo per evitare il colpo di testa di Higuain. Per il rigore va Hamsik che tira il pallone sotto la traversa e per sua fortuna rimbalza dentro la porta per poi fuoriuscire. L'errore che commette però il Napoli è quello di rilassarsi, di credere di aver giá vinto la partita e quindi ne approfitta subito Gomez per siglare l'1-1.

Il gol ha un effetto benefico sui partenopei che riprendono a giocare come sanno e trovano il vantaggio con Higuain che anticipa di testa De Roon sul calcio d'angolo battuto da Jorginho. Lo stesso italo-brasiliano commette, poco dopo, un'ingenuitá che potrebbe cambiare nuovamente l'andamento della partita: il centrocampista azzurro, dopo esser stato ammonito, entra male in un contrasto con De Roon al limite dell'area di rigore avversaria; per Rocchi non ci sono dubbi ed espelle il giocatore partenopeo. 

A questo punto la squadra di Sarri è brava a compattarsi e a trovare il gol dell'1-3 in contropiede, ancora con Higuain. Nel finale Mertens mette in mostra tutta la propria qualitá saltando in slalom la difesa atalantina e facendosi atterrare in area da Paletta, che viene espulso per chiara occasione da rete: dal dischetto va nuovamente Hamsik che stavolta calcia alto.

Una vittoria quindi preziosissima per gli azzurri e non solo per il posizionamento in classifica pre-natalizio, ma anche per come è stata ottenuta e su quale campo. Una vera e propria dimostrazione di forza, con la squadra che ha saputo soffrire e nello stesso tempo far male nei momenti topici della partita. L'Atalanta si è dimostrata una volta di più una squadra che pratica un buon calcio costringendo gli avversari a snaturarsi e ad adeguarsi al proprio sistema di gioco. 

Con questa vittoria il Napoli sfata un tabù che durava da 5 anni. Ora però non bisogna correre il rischio di pensare di poter vincere tutte le partite in questo modo e nè bisogna prestare attenzione a ciò che dice la classifica. La pausa da questo punto di vista aiuta moltissimo il Napoli in quanto gli fa recuperare quelle energie fisiche e mentali che nell'ultimo mese erano andate un po' perdute. Bisogna ricominciare a produrre il calcio visto da Settembre a Novembre, con l'ambizione di giocarsela alla pari con tutti, partita dopo partita. Non bisogna andare oltre, in quanto con questa mentalitá il Napoli ha disputato fino ad ora un campionato nettamente al di sopra delle aspettative. 

Logicamente se nel mercato di Gennaio dovessero arrivare quelle due pedine (un difensore centrale ed una mezzala che sostituisca Hamsik) per completare la rosa, allora la squadra partenopea potrebbe dire la sua fino alla fine in tutte e tre le competizioni, ma al momento la cosa giusta da fare è pensare al match casalingo dell'Epifania con il Torino.