Cade senza appello la Samp di Montella, decolla il Sassuolo di Di Francesco. Una squadra spezzata, incerta, priva della necessaria cattiveria agonistica, fili che si sfiorano, senza intrecciarsi a dovere, è una creatura che non ha identità quella ligure. Un gruppo coeso, un insieme che esalta le individualità, un progetto in cui ognuno porta un mattone alla causa, un undici che gioca, piace e si diverte, una creatura a tinte europee quella nero-verde. Il Sassuolo archivia la trasferta di A in 45 minuti di impressionante concretezza. Acerbi, Floccari, Pellegrini, tre schiaffi alla "cura Montella", tre squilli alla zona nobile della massima serie. La ripresa è semplice conservazione, il Sassuolo conduce in porto la partita e si gode una serata d'alta quota, mentre Montella si interroga sulla bontà del lavoro svolto. L'ennesima sconfitta apre la crisi blucerchiata, al cambio in panchina non si abbina l'auspicata rivoluzione di campo.

Montella chiede aiuto a Cassano, il talento barese è l'amuleto per sopire l'aria di tempesta. Eder completa il pacchetto d'attacco, con Soriano a ridosso delle due punte e Muriel in panchina. In mediana, maglia da titolare per Christodoulopoulos. Sul fronte opposto, Di Francesco - senza Berardi, fermo per squalifica - si affida a un tridente composto da Sansone, Politano e Floccari. Missiroli elemento centrale nel mezzo, Laribi e Pellegrini a ultimare la zona nevralgica.

I minuti iniziali illudono il pubblico di Marassi, la Samp accende la sfida, ma il Sassuolo risponde con forza, ribaltando, rapidamente, l'inerzia. Minuto 7 e prime avvisaglie: Laribi trova nel palo fiera opposizione. Un giro di lancette e ospiti avanti. Politano rifinisce, Acerbi brucia Silvestre e batte Viviano. 0-1. Montella china il capo. La reazione della Samp è effimera, il Sassuolo si copre e sfrutta una netta supremazia sull'esterno. Balla, dietro, la squadra di casa. Cassano reclama la massima punizione per un contatto con Cannavaro, Eder costringe Acerbi a spendere il fallo da giallo, ma è l'undici nero-verde a strappare applausi. Pellegrini scalda Viviano al 25', anticipando il raddoppio di Floccari. Vrsaljko sfreccia a destra, intelligente il pallone dietro per l'attaccante, perfetto nell'operazione stop e tiro. 0-2 e Marassi insorge. Il raddoppio ha il sapore del K.O, ancora Floccari, poco dopo, a spaventare Viviano. 38' e match in ghiaccio. Pellegrini duetta con Laribi e batte a rete, il numero uno blucerchiato chiude, ma cade sul tocco sottoporta dello stesso Pellegrini. Cassano indovina la parabola per Eder al 39', ma la giocata d'autore non ha fortuna. Notte fonda a Genova, quando Mariani fischia la fine del primo tempo il disappunto è evidente.

Cassano batte un colpo in avvio di ripresa. Il fantasista mostra un pezzo del repertorio al 50', rientra e calcia, ma Consigli, attento, sventa la minaccia. La partita non presenta uno spartito definito, si passa velocemente da una parte all'altra, con il Sassuolo che non rinuncia a pungere con Sansone e Floccari. Montella cambia qualche pedina, introduce Palombo e Carbonero, ma le risposte tardano ad arrivare. Soriano ci prova, ma il muro di Acerbi cancella la conclusione dell'azzurro. Di Francesco aumenta l'equilibrio della squadra, inserendo Biondini per Politano. Il cronometro, inesorabile, segna il passare dei minuti e Consigli vive una zona centrale di assoluta tranquillità, sono anzi gli ospiti ad avvicinare la rete. Floccari, ben pescato da Laribi, non trova la porta. Al 79', Missiroli impegna Viviano. Gioia parziale per la Samp al 90'. Zukanovic beffa Consigli, dopo il rinvio di Vrsaljko sul pallone al centro di Carbonero. Cinque di recupero prima della chiusura. Molti interrogativi sul corso Montella.