Il mondo al contrario. Si può sintetizzare così la disfatta subita dagli azzurri al Dall'Ara. Il Bologna fa il Napoli, il Napoli fa il Bologna (quello di Delio Rossi però), svegliandosi soltanto nei minuti finali. Higuain, dopo una partita in ombra, tira fuori dal cilindro due magie che riaprono la gara e regalano un finale al cardiopalma. Ma non basta. La squadra di Sarri perde in un colpo solo primato e partita, 105 giorni dopo l'ultima sconfitta. Il Bologna si rilancia in classifica, dimostrando che forse l'allenatore conta più del previsto.
Donadoni vuole giocarsela a viso aperto, schierando i suoi con un 4-3-3 speculare rispetto agli avversari. Rossetini,c Oikonomou, Gastaldello e Masina difendono la porta di Mirante. A centrocampo l'ex allenatore del Parma lascia in panchina Donsah, preferendogli Brienza; con lui Taider e il giovane Diawara. Davanti torna Destro dalla squalifica, con Mounier e Rizzo che completano il reparto. Fuori Giaccherini.
Maurizio Sarri risponde con i suoi titolarissimi,oramai più che collaudati,per cercare di conservare il primato. Reina tra i pali, Albiol, Koulibaly, Ghoulam e Hysaj a comporre il pacchetto arretrato. Jorginho play-maker, Hamsik e Allan ai suoi lati con licenza di colpire. In attacco il solito trio portafortuna e gol: Insigne, Callejon e Higuain.
Il primo tempo è a forti tinte rossoblu, con i padroni di casa che vanno a mille all'ora. Napoli sorpreso dall'avvio arrembante dei felsinei. Pressing alto e ritmo forsennato, queste sono le basi sulle quali Donadoni ha impostato la sua partita. Il primo squillo è di Brienza su punizione, ma Reina è ben posizionato e smanaccia in corner. Successivamente il Napoli prova a reagire prima con Insigne (destro di poco fuori) e poi con Callejon (gran parata di Mirante). Ma al 13' minuto, il Bologna raccoglie i frutti del suo lavoro: Destro, su lancio di Brienza, sfugge alla marcatura di Albiol e trafigge Reina in uscita. Il Napoli è sotto, confuso e confusionario. La reazione dei partenopei non c'è, il Bologna ringrazia e bussa un'altra volta. Calcio d'angolo di Brienza, Rossettini stacca da solo (in mezzo ad una difesa ferma) e buca Reina per la seconda volta. Tripudio al Dall'Ara. Il Napoli, per la prima volta dall'inizio del campionato, è sotto di due gol. Non riesce a scuotersi la squadra di Sarri, essendo poco abituata a giocare una partita difensiva. Merito del Bologna, ovviamente, che tiene bene il campo e pressa tutti i portatori di palla avversari. Nel finale di primo tempo il Napoli cerca di riaprirla: Insigne, servito bene da Hamsik, non riesce a concretizzare (32'), un minuto dopo palo di Callejon con deviazione provvidenziale di Mirante.
Nella ripresa gli azzurri escono dal tunnel con un altro spirito, consapevoli della grande occasione che stanno sprecando. Al 47' Higuain calcia alto un gran pallone di Hamsik. Successivamente Allan, dopo un ottimo assolo, non trova la porta. Il Bologna fatica a prendere le misure ad un Napoli in crescita (complice anche la stanchezza) ma al 69' arriva la doccia gelata. Tris di Destro che con un non irresistibile tiro sul primo palo beffa Reina. E' doppietta per l'ex centravanti di Milan e Roma, che ringrazia la scarsa reattività del portiere spagnolo. Gli azzurri rischiano l'imbarcata con Mounier che al 72' si divora un gol davanti alla porta spalancata. Ma quando tutto sembra ormai scritto, sale in cattedra lui, quello col numero 9. Il Pipita trova il modo di accorciare le distanze in maniera fantascientifica dopo un assist di Insigne (86'). L'attacante, alquanto in ombra durante la partita, decide di rialzare la testa e mettersi in proprio: altra giocata meravigliosa per liberarsi dalla marcatura e destro alle spalle di Mirante. Esattamente al minuto 90' l'argentino ammutolisce il Dall'Ara, riaprendo una partita all'apparenza in cassaforte. Seguiranno quattro minuti di recupero con il Bologna in affanno e il Napoli tutto proiettato in avanti. Ma non basta.
Finisce 3-2 per i felsinei che salgono a 16 punti in classifica: la cura Donadoni sembra proprio funzionare. Il destino si prende gioco del Napoli e,dopo averlo portato alle stelle una settimana fa,lo scaraventa sulla terra quest'oggi. Sarri paga dazio di fronte all'organizzazione e all'applicazione tattica dei ragazzi di Donadoni. Gli azzurri escono a testa alta, dopo il finale thriller, consapevoli che il campionato è ancora lungo e che la storia è ancora tutta da scrivere.