Tra corsi e ricorsi storici il Napoli di Maurizio Sarri si affaccia alla nuova giornata di campionato, la quindicesima di andata, con una nuova e strana sensazione ad accompagnare gli azzurri nella trasferta di Bologna: il primato conquistato da Higuain, Reina e compagni contro l'Inter rappresenta l'ulteriore banco di prova da superare in questa stagione. Mai, infatti, da 25 anni a questa parte, il Napoli si era presentato alla Serie A davanti a tutte: un esame di maturità se ce ne è uno, che sancirà e confermerà le velleità di classifica dei partenopei. 

Certo, siamo da inizio stagione a decriptare ogni gara come quella definitiva per la consacrazione del Napoli, ed anche se la striscia di diciotto partite testimonia la qualità e la bontà del lavoro di Sarri, la conferma del primato è sempre un banco di prova ulteriore, soprattutto se la squadra in questione non è affatto abituata a queste vette. La scarsa abitudine dei partenopei all'aria rarefatta della vetta della classifica potrebbe portare ulteriore pressione sulle spalle dei ragazzi di Sarri, che però in settimana hanno lavorato anche sotto questo aspetto, visto il contraccolpo psicologico subito negli ultimi 25 minuti della gara contro l'Inter. 

Nessun problema di formazione per il Maestro di campagna, che invece per l'occasione recupera Dries Mertens a tutti gli effetti e, presumibilmente, concederà al belga la solita mezz'ora finale per provare a spaccare la partita o metterla in ghiaccio in caso di vantaggio. Non ci sono novità, per il momento, per quanto riguarda la formazione titolare, che verrà confermata in blocco come al solito. Reina ha perso la sua imbattibilità, ma arriva a Bologna forte della parata che è valsa la vittoria su Miranda: l'intento dello spagnolo è quello solito di trascinare Albiol e Koulibaly nel tentativo di arginare le iniziative di Destro e compagni, che vorranno riscattare la sconfitta di sabato a Torino. 

Trasferta felsinea che sarà colorata d'azzurro (10.000 i partenopei al seguito), così come fu in occasione della vittoria, sempre al Dall'Ara, di due Bologna-Napoli che rievocano bei ricordi ai tifosi partenopei: nell'89-90, anno del secondo scudetto, la trasferta in Piazza Grande segnò la conquista del tricolore, con i gol di Careca e Maradona che lanciarono Bigon ed i suoi; non più tardi di quattro anni fa (stagione 2010/11), invece, il Napoli di Mazzarri tornò a sognare il sorpasso al Milan, quando Mascara ed Hamsik conquistarono la vetta della classifica in vista del posticipo domenicale che lanciò i rossoneri verso il titolo. 

Che sia di buon auspicio anche per Sarri? Intanto il Napoli abbassa la testa negli ultimi due giorni di lavoro, in attesa che la sfida contro l'ex Donadoni regali e confermi il primato degli azzurri.