Qualche anno in prestito per maturare, Omar El-Kaddouri ora è a Napoli, e nonostante la squadra di Sarri abbia messo da parte il 4-3-1-2, giocando ora senza un trequartista, il marocchino è comunque perfettamente calato nella realtà partenopea, nel suo nuovo abito da esterno. Nell'ultimo mese, soprattutto in Europa League, prestazioni convincenti, con il Napoli pronto a sfruttare questo "rinforzo". Questi i pensieri ai microfoni di Radio Kiss Kiss di El-Kaddouri.
Sulla posizione in classifica: "Essere primi è bello e ti regala tante emozioni, ma è più difficile rimanerci in testa alla classifica. Adesso tutti vorranno dare il massimo contro di noi perché giocano con la capolista e quindi arriveranno insidie maggiori. Dovremo essere pronti ed ancora più concentrati per riuscire a superare ogni difficoltà".
Notte magica al San Paolo, lunedì sera dopo la vittoria contro l'Inter. Ecco le sensazioni dall'interno dello spogliatoio: "Contro l’Inter abbiamo saputo soffrire ed abbiamo vinto una partita stupenda, l’emozione del San Paolo che ha cantato con noi dopo il match è ancora da brividi. Sicuramente sono quelle gare che non si dimenticano e ti danno grande forza interiore. Stiamo facendo benissimo sinora ma bisogna migliorare e crescere. La dimostrazione è arrivata nei minuti finali in cui ci siamo un attimo smarriti, abbiamo avuto forse un calo di tensione e questo non deve più accadere. È un aspetto su cui l’allenatore sta lavorando tanto e noi vogliamo seguirlo per essere ancora più competitivi".
Vietato fermarsi, ora per il Napoli l'impegno al Dall'Ara con il Bologna: "È una partita che sappiamo di voler vincere ma sarà molto dura perché il Bologna si è rialzato con l’arrivo di Donadoni ed avranno grandi stimoli contro di noi. Dobbiamo cercare di giocare senza pressione ed esprimerci come abbiamo fatto per gran parte contro l’Inter e provare a proseguire la striscia positiva".
Chiudere il 2015 in testa? "Certo, sarebbe bellissimo continuare così fino a Natale. Essere in testa alla classifica all’inizio del nuovo anno sarebbe una grande soddisfazione ma adesso pensiamo al Bologna e non guardiamo troppo oltre".
La parola scudetto è pronunciata nello spogliatoio azzurro? "È troppo presto, non è questione di scaramanzia ma è un fatto realistico che manchino 24 giornate e quindi ogni discorso di obiettivi per qualsiasi squadra è prematuro. Noi dobbiamo solo pensare al nostro gioco, a crescere sotto il profilo tecnico e anche come mentalità. C’è tanta strada da fare e noi siamo consapevoli del nostro valore".
Higuaín è l'uomo in più di questo Napoli? "È senza dubbio l’attaccante più forte che io abbia mai visto da vicino e con il quale abbia giocato. È il nostro campione più importante ed è anche un uomo che aiuta tanto la squadra sacrificandosi anche in fase di copertura. È un ragazzo splendido oltre a essere un talento unico".
Dopo la permanenza in azzurro, una fetta di campo importante: "Ho voluto fortemente il Napoli questa estate. Ho disputato due stagioni a Torino, sono cresciuto e volevo dimostrare di essere all’altezza di questo gruppo. Sarri mi ha subito preso in considerazione sia come trequartista che come attaccante esterno e la sua fiducia per me è stata fondamentale. Mi trovo benissimo e sto vivendo una stagione splendida in azzurro".
Dove può arrivare questo Napoli? "Noi viviamo alla giornata ma è anche vero che vogliamo raggiungere traguardi importanti. Dentro di noi siamo coscienti di cosa possiamo dare ma nel calcio bisogna dimostrare in campo il proprio valore e noi dobbiamo continuare ad esprimerci così. Siamo in lotta su tre competizioni e cercheremo di trarre il massimo da qui sino al termine della stagione".
La nazionale: "Sarebbe un sogno giocare un Mondiale. È il più grande desiderio di ogni calciatore. Il Marocco, poi, non gioca il campionato del Mondo dal 1998 e l’intera Nazione vuole tornare protagonista anche in Coppa d'Africa".