Da Verona a Verona. Da una sosta all'altra, il Napoli ritorna al Bentegodi laddove aveva lanciato lo sprint contro il Chievo che, in quattro gare, lo ha portato al quarto posto in classifica a ridosso del duo di testa. Gli azzurri affronteranno, per la prima volta in stagione, una mini crisi di uomini, con Koulibaly, Mertens e Gabbiadini che non faranno parte delle rotazioni di mister Sarri per la trasferta contro l'Hellas di Mandorlini. Il tecnico toscano, però, si dice fiducioso in vista della trasferta di domani, da prendere ovviamente con le pinze e con la giusta concentrazione.
Verona in crisi, tecnica e mentale oltre che di risultati. Sarri ovviamente non si fida degli scaligeri ed analizza così le difficoltà che la sua squadra affronterà al Bentegodi: "Il Verona è la stessa squadra più o meno che pochi mesi fa ha battuto il Napoli. Il Verona vale di più della classifica che ha, si riprenderà ed i miei non faranno quest'errore di sottovalutarlo. L'orario è un'altra insidia, poi c'è stata la sosta e le insidie sono tante perchè loro vogliono riscattarsi. La sosta poi rompe delle inerzie, rompe il ritmo, vedi l'inizio delle gare con Empoli e Fiorentina post-sosta, poi noi abbiamo tanti giocatori in giro per il mondo".
Inevitabile un passaggio, per il Sarri napoletano di nascita, sull'importanza di una gara così sentita dal popolo partenopeo. Aspetto non meno importante di quello tecnico e tattico: "Ai ragazzi ho detto che al di là di tutti gli aspetti, per i nostri tifosi è una gara importante e quando uno vive in una città deve calarsi anche nella realtà e se lo è per i tifosi lo diventa anche per noi. Noi faremo di tutto per soddisfare i nostri tifosi".
Dopo gli infortuni di Mertens e Gabbiadini, inevitabile che il peso dell'attacco sarà ancora tutto su Gonzalo Higuain, reduce dalla trasferta in Sud America con la maglia dell'Argentina. Sarri non nega che aveva pensato ad un mini-turnover per il Pipita, programma saltato dopo la distorsione alla caviglia rimediata dall'ex Sampdoria: "L'ho trovato come uno che ha giocato in un altro continente a temperature calde, poi ha fatto un viaggio lunghissimo e l'ho trovato stanco come ovvio in queste situazioni. Speriamo che domani sia in condizioni discrete. Io per lui avevo pensato ad impiego parziale, ma devo fare scelte diverse". Sulle fatiche dopo la sosta per le nazionali, invece: "Più che riposo, i giocatori hanno necessità di allenarsi. Da una partita all'altra è difficile poterli allenare. Hamsik ad esempio non avrebbe bisogno di riposo, ma di allenamento".
A tal proposito, l'attenzione del mister si sposta successivamente sugli infortuni e susseguenti recuperi dei due attaccanti: "Non voglio forzature nei recuperi. Io so le stesse cose che voi avete letto nel comunicato. La situazione verrà rivalutata a metà della prossima settimana, da qui a dire che ci saranno con l'Inter è prematuro. Gli infortuni in nazionale però sono di più rispetto a quelli del club, quindi qualcosa succede. Dispiace perchè Gabbiadini in questa fase sarebbe stato fondamentale, così come Mertens che dall'inizio o dalla panchina può spaccare la partita".
L'unico cambio di formazione, per domani, sarà quello che vedrà Vlad Chiriches in difesa al posto di Koulibaly, squalificato. Un'occasione per vedere all'opera il rumeno anche in campionato: "E' arrivato in ritardo rispetto alla nostra preparazione, ma ha sempre fatto gare di buon livello e lo stesso anche in nazionale".
Infine, il parere del mister del Napoli sulla trasferta di giovedì in Belgio, con l'elevata allerta per gli attacchi terroristici: "Se è il caso di andare? Non penso dipenderà da noi, vediamo se ci saranno i margini di sicurezza, sarebbe meglio giocare secondo me. Ognuno deve fare la propria vita ed il proprio lavoro, poi se non ci saranno margini di sicurezza decideranno le autorità. La nostra preoccupazione è la stessa di altre persone che girano l'Europa per lavoro, guadagnando sicuramente meno di noi. Noi per ora pensiamo a Verona".