"Quando giocava al Bayern Pepe pensava a Napoli".
Come il migliore degli amanti Pepe Reina ha sedotto ed è stato sedotto da Napoli, dalla città come dalla squadra, da un popolo e da una tifoseria che lo ha fatto sentire a casa, prima di abbandonarla per partire alla volta della Germania, terra fredda e di poca passionalità. La storia di Reina è fatta anche di questo, di un tradimento, successivamente rinnegato, e dal ritorno all'ombra del Vesuvio, dove il calore e la passione sono i tratti fondamentali della vita, prima di qualsiasi altra cosa.
Miguel Reina è il papà dell'amante portiere del Napoli Pepe, che ai microfoni di Radio Crc ha spiegato le motivazioni del ritorno di suoi figlio in Campania: "Il Bayern Monaco è un grande club ma Pepe Reina non ha trovato molto spazio e sentiva la mancanza di Napoli. Quando arrivò l’opportunità di tornare nella città e nel club che ama io gli ho consigliato di fare quello che lo rendeva felice".
Alla ricerca della felicità, dunque, con dei valori che vanno ben oltre il semplice lauto ingaggio o la presenza in una delle migliori rose del mondo: "Ho trasmesso a Pepe i valori, gli ho insegnato che i soldi, il successo e la fama passano, quello che è importante è restare nel cuore della gente. Il giocatore è un punto di riferimento per i suoi compagni, prima umano e poi professionale".
Inevitabile, infine, un pensiero del padre del portiere iberico riguardo l'obiettivo del Napoli di puntare allo Scudetto: "Reina ha il desiderio di vincere lo scudetto, ma tutta la squadra azzurra ha questo sogno. Tutti si allenano per raggiungere questo obiettivo ma pensano a partita dopo partita. Ringrazio tutti i sostenitori di Pepe e spero di riuscire a venire a Napoli prima della fine del campionato".