Ancora una volta è la prodezza di Gonzalo Higuain a balzare subito all'occhio, ma ciò che non si nota è che il Napoli di Maurizio Sarri, olter a continuare a vincere e convincere, ha tenuto ancora una volta la porta di Pepe Reina imbattuta, per la quinta gara consecutiva. Un'impresa nella serie di risultati impressionante che la compagine partenopea sta ottenendo e che manda e riporta gli azzurri, alla seconda sosta per le nazionali, al terzo posto ad una lunghezza dalla Roma e due dall'Inter.
Al termine della sfida contro l'ostica Udinese, Maurizio Sarri è intervenuto ai microfoni delle Tv satellitari, commentando in primis le parole di Higuain, che ha affermato a bordo campo di sognare lo Scudetto: "Sogno? Beh, il sogno è un sogno, poi andiamo a guardare gli obiettivi reali e guardiamo ai nostri, quelli reali. Momentaneamente siamo terzi, forse quarti in classifica. Adesso il mio sogno è quello di raggiungere il terzo in classifica. Volevamo vincere per noi, non per quello che hanno fatto le avversarie".
Riguardo la sfida contro i friulani, l'ex Empoli commenta così la prestazione dei suoi e degli avversari: "Partita difficile, anche perchè non siamo stati bravi a chiuderla. All'80' potevamo stare 3-0, invece abbiamo rischiato di subire gol su calcio piazzato. Ci può stare, perchè l'Udinese è una squadra che fa bene in trasferta. In questo momento riusciamo a concretizzare molto poco le tante opportunità che creiamo".
Sarri analizza successivamente il posizionamento sui calci piazzati in fase offensiva, soffermandosi sui gol che la squadra ha realizzato contro il Midtjylland (oggi c'è andato vicino Insigne in rovesciata n.d.r.): "Beh, giovedì abbiamo fatto due gol da calcio piazzato. Abbiamo cambiato le soluzioni, stiamo mettendo su qualcosa di diverso rispetto ad Empoli dove avevo calciatori diversi. Cerchiamo di lavorare per sfruttare al meglio le nostre qualità".
Riguardo al turnover, Sarri glissa così: "Abbiamo cambiato otto giocatori giovedì, era normale oggi tornare alla formazione titolare. Il mio apporto? Se posso incidere, per quel minino che posso incidere, dipende solo dalla squadra che ha creduto a quello che diceva un allenatore che veniva dal basso anche dopo aver raccolto due punti in tre partite".
Infine, inevitabile il paragone tra la gestione del toscano-partenopeo e quella di Benitez, con Sarri che allunga rispetto allo spagnolo di tre punti. Questo il bilancio dopo due mesi del tecnico: "E' un dato statistico che non ho mai guardato. Non ho mai fatto il raffronto con il passato. Non lo paragono perché è una storia diversa, un gruppo diverso, con giocatori diversi. Il bilancio è positivo: Abbiamo segnato molto perché il potenziale davanti è altissimo. L'aspetto che mi soddisfa è che abbiamo trovato una quadratura ed una solidità difensiva".
Gonzalo Higuain è l'anima ed il cuore del Napoli di Sarri, oltre al giustiziere ultimo di quasi tutte le difese fin qui affrontate dai partenopei. Il Pipita, al termine della gara, a bordo campo, ha così parlato del suo momento: "Sappiamo che non era facile ed era fondamentale vincere perché tutti lo hanno fatto e per fortuna ci siamo riusciti. Obiettivi? Il mio obiettivo è vincere il titolo con il Napoli, farebbe felice me e i tifosi. Speriamo sia la volta buona, proseguiamo così. La partita oggi è andata così: loro uscivano su di me per prendere il pallone e dunque io indietreggiavo un po' perché me l'aveva chiesto Sarri".