Chiudere il capitolo Europa League, archiviando la pratica primo posto e qualificazione per dedicarsi, per circa tre mesi, al campionato ed alla Coppa Italia: questo il credo del Napoli che, tra pochissime ore scenderà in campo al San Paolo per la sfida valevole per la quarta giornata della fase a gironi della seconda competizione per club europea. A poche ore dal match, il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli per analizzare il match di Fuorigrotta.
La sfida contro il Midtjylland sembra, apparentemente, una sfida di poco conto, ma il patron ci tiene e sottolinea l'importanza di un successo in chiave campionato e ranking Uefa: "E' una gara molto importante, una volta archiviata la pratica nelle partite successive ci si potrà sbizzarrire nello sperimentare con chi ha giocato meno".
Il numero uno partenopeo si sofferma, successivamente, sulla qualità del gioco espresso dalla squadra di Sarri, che va al di là degli ottimi numeri che si possono leggere sulle tabelle. Per De Laurentiis è fondamentale l'apporto del regista: "Questo è un Napoli che per la prima volta ha trovato un regista, io ne volevo uno e alla fine ne ho trovati due. Leggo che si sta cercando di far rientrare Pirlo, ciò vuol dire che c'è una mancanza".
A proposito di registi, De Laurentiis sottolinea la bontà della stagione che sta disputando Jorginho, nella speranza che Conte possa chiamarlo con la maglia della Nazionale: "Glielo auguro, è un ragazzo straordinario che se lo merita. Conte ha sempre l'abitudine di prediligere i tre difensori e con un centrocampo più largo, Jorginho potrebbe essere utile in una vaga rappresentatività di quello che ha fatto Conte in passato con Pirlo".
I numeri del Napoli di Sarri fanno impallidire al confronto con i predecessori, anche se il presidente del Napoli si sottrae a qualsiasi paragone con Benitez o altri: "Io non farei paragoni, sono antipatici. Ognuno ha il proprio corso, Sarri è uno che si sta facendo scoprire come un grande conoscitore e sa come mettere i giocatori in campo. Questo è un Napoli determinato e che prende sempre più coscienza del proprio valore".
Il rapporto tra il patron e Sarri sembra essere stato subito idilliaco, quasi come uno di famiglia che ritrova i cari con i quali è sempre stato. Queste le spiegazioni del presidente partenopeo: "Perchè è una persona umile e tosta allo stesso tempo, si sa porre in maniera liberale ma anche responsabile nei confronti del prossimo. Ha tutta la mia stima e considerazione, posso dire che mi è sembrato una bella persona, il che è raro nel calcio. Quando Berlusconi chiamò Sacchi poi lui riuscì a dimostrare il su valore, bisogna smettere di prendere quello che appare di più. Il fatto di fare esperienza nelle serie minori è positivo, dovrebbe far aumentare il grado di coscienza di un territorio. Non è che perchè uno viene dalle serie minori allora deve sembrare uno sfigato, da questo punto di vista sono estremanente democratico ed ho un grandissimo rispetto per quelli che lavorano".