Poco più di ventiquattr'ore alla sfida contro il Chievo Verona, il Milan viene da una vittoria sofferta contro il Sassuolo e punta a fare il bis, per salvare la panchina di Sinisa Mihajlovic. Il tecnico serbo, davanti ai giornalisti, mette in guardia i giocatori per la partita di domani sera: "In Italia non ci sono partite facili. Il Chievo è una squadra che corre tanto, noi siamo superiori tatticamente, quindi dovremmo giocare con la loro stessa grinta e voglia di vincere. Domani è una partita importante. Vorrei non prendere gol domani e rivedere lo spirito degli ultimi 20 minuti con il Sassuolo. Io credo che avremmo fatto meglio in 11 contro 11. L'uomo in più ha aumentato la pressione sui ragazzi, ma alla fine abbiamo vinto e siamo stati bravi".
Sinisa vede la luce in fondo al tunnel e si dimostra ottimista per il prosieguo della stagione: "Rispetto a qualche mese fa siamo più compatti, subiamo molte meno occasioni rispetto al passato. Dobbiamo cercare di trovare continuità di risultati, la classifica è corta. Vincere ci darà più fiducia, le cose miglioreranno anche con il ritorno di alcuni infortunati. In questo momento, dobbiamo vincere soprattutto grazie al cuore e all'atteggiamento. Credo ancora nella Champions, se Juve può lottare per lo scudetto che è dietro di noi, il Napoli ha un grande attacco, noi purtroppo abbiamo fuori diversi giocatori di qualità come Menez, Niang e Balotelli. In avanti abbiamo poche scelte, quando recupereremo tutti i giocatori la squadra avrà maggiore forza offensiva".
Alla domanda sugli infortunati in attacco, Mihajlovic risponde così: "Pensavamo di risolvere prima il suo problema (su Balotelli ndr.), ma la pubalgia purtroppo è un infortunio strano e altalenante. Mario sta facendo ancora le cure che speriamo possano aiutarlo. Non so quando rientrerà. Niang si è allenato ieri con noi e spero di poterlo portare domenica in panchina. Menez ha un'infezione alla parte operata, sta prendendo gli antibiotici. Credo che tornerà a gennaio/febbraio". Mentre apre sulla possibile firma di Boateng a gennaio: "Si sta allenando, starà qui fino a gennaio e poi si decide. Si sta allenando bene, bisogna vedere se riuscirà ad allenarsi con continuità per via del ginocchio, ma per ora sta lavorando bene. Ruolo? Può fare il trequartista, è bravo ad inserirsi e a tenere palla. Al Trofeo Berlusconi ha fatto bene anche la prima punta e può fare anche l'esterno".
Si parla di modulo, persiste il dilemma del 4-4-2 o 4-3-3: "Se mi dicono che con questo modulo faccio sempre 3 gol metterei subito le due punte. Purtroppo non è così e quindi se metto subito le due punte poi se devo cambiare qualcosa sarei in difficoltà. Quando recuperemo tutti il nostro modulo del futuro sarà il 4-4-2. Con Cerci al 4-3-1-2, era una seconda punta adattata. Con il 4-3-3 o il 4-4-2 può invece giocare nel suo ruolo ideale. Deve migliorare di testa e di atteggiamento, ma è un giocatore importante in grado di saltare l'uomo e di creare superiorità numerica. E' presto per dire se Cerci è tornato, deve continuare a lavorare perchè sono convinto che può fare molto meglio. Ho pensato al 4-3-1-2 perchè pensavo di avere Menez che sulla trequarti può fare bene. Ho provato a cercare delle alternative ma non avendole trovate è giusto cambiare modulo".
Non scopre le carte sulla formazione di domani contro il Chievo, tanti interrogativi, a partire dal reparto arretrato: "Metterò la migliore possibile, oggi valuterò la condizione di tutti. Io penso solo a domani, poi a domenica ci penserò dopo. Romagnoli e Alex hanno fatto bene nelle ultime due partite. Abbiamo anche Zapata e Mexes che sta sempre meglio. Vedremo di partita in partita, oggi valuterò chi schierare domani. Devo ancora valutare il portiere. Donnarumma adesso sta meglio di Diego Lopez, domenica volevo vedere la sua reazione, le sue qualità tecniche le conosco bene. Sono due portieri con grande personalità e molto affidabili. Io sono l'allenatore e mi prendo la responsabilità delle scelte che faccio."