Una Sampdoria bifronte sta per tornare, almeno nel pronostico, a fare la parte del dottor Jackyll. Sì, perché domenica, alle 12:30, giocherà a Marassi, una fortezza dove ancora non ha mai perso in questa stagione, dopo il fallimentare 2-0 subito al Matusa contro il Frosinone. Dall’altra parte, un Verona ancora in astinenza di vittorie, unica delle 20 di serie A a non avere ancora intascato il bottino grosso da tre punti.
Precedenti & statistiche
Nelle ultime 5 sfide giocate a Marassi, quattro vittorie dei blucerchiati e un pareggio, nella scorsa stagione per una rete a uno. Il Verona non vince contro la Samp dall’ottobre del 2013, quando in quel del Bentegodi rifilò un 2-0 alla compagine ligure. La Samp si presenta alla sfida con uno dei migliori andamenti casalinghi della lega, 3 vittorie e 1 pareggio in 4 partite; ma la posizione di classifica degli uomini di Zenga è intermedia, compensata in negativo dal solo punto conquistato in trasferta. Il Verona, dal canto suo, può vantare la bellezza di cinque pareggi, ma la statistica delle vittorie è ancora ferma a quota 0.
Qui Sampdoria
Mister Zenga dovrà fare i conti con la probabile assenza di Barreto a centrocampo, anche se lo staff medico blucerchiato sta facendo di tutto per riuscire a recuperarlo in extremis. Torna Fernando dalla squalifica, e questa è una buona notizia là in mezzo, mentre Carbonero si gioca al ballottaggio con Ivan una maglia da titolare; completa il reparto Soriano. Cassano scalpita per una maglia, ma ancora una volta dovrebbe partire in panchina: l’allenatore, a meno di sorprese, gli dovrebbe preferire Correa. Per quanto riguarda il modulo, proprio Correa sarà la principale chiave tattiva della squadra: Zenga ha dimostrato in più di una occasione di non essere cristallizzato ad uno schema di gioco, e i continui movimenti del trequartista presenteranno una squadra camaleontica, che può oscillare dal 4-4-2 al 4-3-3, pur partendo di base con un 4-3-1-2.
Qui Verona
L’islandese Emil Hallfredsson è stato categorico: "Io dico che a Genova vinciamo; mi immagino già la vittoria, io ci credo. C'è tanta voglia, alcuni dei pareggi che abbiamo fatto potevano essere vittorie". La squadra di Mandorlini sta soffrendo questa situazione di risultati, in cui non si riesce a mettere un freno all’astinenza di vittorie: quella di Genova, sebbene ardua, potrebbe essere l’occasione giusta. Senza Luca Toni, fermo ai box, l’attacco a tre sarà affidato a Juanito Gomez, Jankovic e Pazzini, con il Pazzo che dovrà inventare la giusta maniera per non far rimpiangere il bomber ex Campione del Mondo. In forte dubbio Viviani, uomo assist della squadra, frenato dalla pubalgia. Il Verona non parte certo coi favori del pronostico, ma non deve essere sottovalutato: a farlo notare è stato il grande ex del match, Mattia Cassani, che ha messo in guardia la Samp sul gioco che presenteranno a Marassi gli scaligeri, chiuso in difesa per sfruttare gli errori della Samp in ripartenza. Niente deve essere dato per scontato.
Occhio a…
Lo abbiamo detto, il jolly della Sampdoria è Correa, e la sua interpretazione della gara potrebbe essere determinante nell’economia di gioco. Il suo compito è quello di non dare punti di riferimento dietro al duo offensivo; la controindicazione è che potrebbe spaesare anche i suoi compagni. Per il Verona, senza Toni, sarà Giampaolo Pazzini a dover prendere sulle sue spalle la responsabilità dei tre punti. Gli scaligeri, oggi più che mai, hanno bisogno di un leader, e il Pazzo non può tirarsi indietro.