Turnover? Nessun problema. Il Napoli-(quasi)-bis fa il suo esatto lavoro e porta a casa tre punti importantissimi su un campo complicato come quello del Midtjylland, non senza soffrire, ma comunque raggiungendo l'obiettivo. Il finale recita 4-1 in favore dei partenopei, che attaccano al massimo dal 20' a al 45', patiscono in apertura la vivacità dei padroni di casa, così come nell'ultimo quarto d'ora. Ma grazie a Gabbiadini, Hamsik e Callejon è arrivata la vittoria, nonostante le assenze (per riposare) dal primo minuto del Pipita, Hamsik (subentrato), Insigne, Albiol, Jorginho, Hysaj e anche l'assenza di Mertens.
Sarri può essere soddisfatto anche se la gara non comincia sotto i migliori auspici perché i Danesi, quadrati e solidi col 4-4-2 a linee strette, attaccano con buona spavalderia e concludono un paio di volte, sfruttando anche le rimesse laterali di Hansen, praticamente dei cross: su una di queste Sviatchenko insacca di testa, ma spinge Valdifiori e il gol è annullato. Dopo un buon quarto d’ora in sofferenza, escono gli azzurri, e al 19’ cambia la partita: Callejon insacca con un tocco delizioso al volo un lancio lunghissimo di Koulibaly, poco dopo un salvataggio ancora di Sviatchenko su El Kaddouri.
La rete sblocca di fatto il Napoli, che prende fiducia e governa la gara, gestendo meglio a centrocampo. I risultati si vedono, e dalla mezz’ora in poi è uno show partenopeo. Apre Gabbiadini al 31’, il quale conclude una splendida azione iniziata sulla destra da Callejon: lo spagnolo tocca per Maggio il quale lancia Allan sulla destra, al centro c’è l’ex Atalanta che di sinistro insacca dopo un tocco sul palo. Fino al 40’ c’è solo il Napoli in campo: Andersen è costretto agli straordinari un paio di volte, Callejon manca un colpo di tacco, Gabbiadini non sfrutta un’altra buona occasione, ma si riscatta appunto al sopracitato 40’, quando controlla e calcia con l’esterno da fuori area imprimendo una traiettoria pazzesca al pallone, che termina dritto nel sette con Andersen a guardare.
In qualche modo, con una gran forza mentale, il Midtjylland riesce a riaprirla grazie a Pusic, bravo a mettere il piede su un destro non perfetto dal limite di Royer (tra i migliori) dopo un’altra deviazione. Callejon però, non sazio, cerca un destro a giro di prima da fuori irreale, Andersen resta a guardare ma la palla si ferma sulla traversa. Lo spagnolo ci riprova dopo 10 minuti nella ripresa, un mezzo collo a incrociare da buona posizione che passa a lato del palo, una ripresa dove il Napoli rallenta parecchio il gioco, non crea moltissimo, ma nemmeno soffre eccessivamente gli assalti della squadra di Thorpe, che cambia anche volto al suo attacco in corso di gara. Sarri concede invece riposo ad Allan e Callejon, inserendo anche Hamsik e Higuain.
I danesi hanno buone reazioni nell’ultimo quarto d’ora, l’inserimento di Mabil in fascia aiuta l’attacco: Koulibaly è costretto a un gran salvataggio su Royer dopo una gran discesa del neo-entrato. I due esterni protagonisti dell’azione sono anche i più pericolosi nel finale, con l’austriaco che ci prova con un paio di botte trovando prima una deviazione e poi Reina. Mabil invece si inventa un tiro-cross che finisce sulla traversa nel primo minuto di recupero. A chiudere i conti ci pensa però nel quarto e ultimo minuto di recupero Higuain, che già ci aveva provato con varie azioni personali: stavolta trova l’uno-due con El Kaddouri e il diagonale del 4-1. E il Napoli continua a volare.