Squadra che vince, non si cambia. Il Napoli che torna ad affacciarsi con vista sul campionato, si presenta all'appuntamento contro la capolista Fiorentina con il morale alle stelle, una fiducia nei propri mezzi e nelle proprie possibilità di fare risultato molto alta e senza particolari problemi di formazione. La squadra partenopea si allena incessantemente al centro sportivo di Castelvolturno in vista dell'incontro di domenica pomeriggio (ore 15) che al San Paolo vedrà la truppa di Sarri ospitare la viola di Sousa.
Gli azzurri scenderanno in campo con l'intenzione di riprendere da dove avevano lasciato prima della pausa per la sosta delle Nazionali, ovvero dai rotondi successi contro Lazio, Brugge e Milan, oltre che dalle affermazioni di misura ma più che convincenti contro Juventus prima e Legia Varsavia poi. In vista del nuovo ciclo di ferro che Higuain e compagni dovranno affrontare a cavallo tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre tra Campionato ed Europa League, Sarri cerca di focalizzarsi, com'è giusto che sia, sulla gara importantissima di domenica.
Una vittoria sarebbe fondamentale per mandare l'ennesimo messaggio di presenza alla Serie A, oltre che utilissima a dimezzare lo strappo che vede il Napoli distante sei punti dai toscani. Partita tutt'altro che semplice, ovviamente, con la Fiorentina che ha dimostrato fuori casa di avere un passo decisamente positivo e le ultime due gare lontane dal Franchi lo hanno confermato: così come il Napoli, la viola arriva da un poker esterno, anche in questo caso alla Scala del calcio, sponda nero-azzurra, oltre che dalla balbettante trasferta di Carpi, vinta con gol di Babacar. In Europa anche in Portogallo la squadra di Sousa ha dimostrato carattere e personalità, anche se il Belenenses non è di certo una squadra blasonata come i partenopei.
Gli azzurri potranno contare su due aspetti tutt'altro che secondari per provare a scardinare le resistenze di Rodriguez e compagni: da una parte sarà fondamentale l'apporto del pubblico del San Paolo, che in 50.000 (sold out, il secondo dopo la Juventus) si riverserà sulle tribune del fatiscente impianto di Fuorigrotta per spingere i propri beniamini; dall'altra, la disponibilità completa di uomini per Sarri garantisce al tecnico di poter schierare la squadra a suo piacimento, con gli uomini migliori al posto giusto.
Non dovrebbe essere intaccato in alcun modo l'undici visto contro il Milan, con Reina tra i pali e la classica difesa a quattro davanti all'iberico: Hysaj e Ghoulam sono oramai padroni fissi delle rispettive corsie, con Maggio e Strinic in panchina; centralmente Albiol e Koulibaly hanno dato sufficienti conferme proteggento Reina da eventuali spaventi. In mediana la cerniera Allan-Hamsik supporterà ancora una volte Jorginho in attesa che Valdifiori entri in forma ed in sintonia con i compagni. Davanti Insigne ha recuperato dall'acciacco al ginocchio patito negli ultimi tempi e sarà in campo con Callejon al fianco del Pipita Higuain.
Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Higuain, Insigne.