Fortemente voluto da Sarri quest'estate, l'ex-Empoli Elseid Hysaj, dopo le prime sortite non proprio esaltanti si sta ritagliando un posto importante in questo Napoli, che non ha intenzione di cedere a nessuno. Versatile, duttile e soprattutto ancora molto giovane e con ampi margini di miglioramento (classe 1994) il difensore albanese, viene praticamente messo a nudo dalla radio ufficiale della società partenopea, e lo fa parlando dell'attuale momento di forma, sia fisico che mentale, della squadra e la partita attesissima con la Fiorentina, del suo rapporto con il mister, la città e dulcis in fundo la qualificazione storica della sua nazionale ai prossimi europei di Francia 2016 con un maestro con De Biasi in panchina.
In primis c'è il big match del San Paolo con un pronosticabile sold out, poi verificato: "Con la Fiorentina sarà una partita tiratissima e dovremo dare il massimo. Dopo un' inizio complicato stiamo andando bene ma se la Fiorentina è prima non è certo un caso, e quindi significa che ha qualità e mezzi per stare in testa al campionato e lo sta dimostrato. Noi veniamo da una serie positiva, da vittorie di prestigio e vogliamo proseguire tirando fuori tutta la determinazione che abbiamo messo sinora in campo".
Sul ritorno dei nazionali non è preoccupato anzi carico grazie anche alla spinta imperterrita dal San Paolo: "Stiamo lavorando bene anche noi che siamo rientrati dalle Nazionali siamo riaggregati al gruppo e siamo pronti per la gara di domenica. Giocheremo contro la prima in classifica e sarà una partita difficile ma anche bella da vedere. Sarà un match equilibrato e molto combattuto e ci sarà bisogno della spinta dei tifosi. Poche squadre al mondo hanno una tifoseria così calda come quella azzurra e per noi è una arma in più".
Della sua posizione e rendimento in campo, invece deve molto al suo mister, che lo ha plasmato e "educato" in questi anni, dapprima sulla panchina dell'Empoli, ora su quella azzurra del Napoli: "Come ha anche detto Sarri io posso giocare sia a destra che a sinistra, ad Empoli l’ho dimostrato. Ma in questa squadra ci sono tanti giocatori di qualità e non è certo un problema la posizione in campo. La difesa come reparto aveva bisogno di un po’ più di tempo per assimilare il lavoro del tecnico. Ma siamo stati bravi tutti e i miglioramenti sono arrivati velocemente. Nelle ultime sei partite abbiamo subìto un solo gol e vogliamo continuare su questa strada".
Con la sua Albania, andato via in età ancora adolescenziale e con il sussidio importante dei genitori, raggiunge un traguardo storico, impensabile per alcuni nei mesi precedenti alle qualificazioni : " Sì è un evento storico che non era mai successo. Una qualificazione eccezionale che è importantissima per noi calciatori ma soprattutto per tutta la Nazione. Mi hanno fatto i complimenti anche i miei compagni del Napoli. Qui c’è un gruppo stupendo, di grandi campioni ma anche di ragazzi umili e li ringrazio tutti per come mi hanno aiutato sinora”.
L'appetito vien mangiando e dopo il sogno appena realizzato con la sua nazionale, adesso ne vorrà realizzare uno con il Napoli: "Dobbiamo tenere i piedi per terra e pensare una gara alla volta. Sognare si può sempre, tutti sognano, anche io sognavo di raggiungere gli Europei con l’Albania ma ho lavorato tanto per arrivarci. A volte i sogni si realizzano, è vero, ma adesso dobbiamo pensare solo alla gara con la Fiorentina che è il nostro primo obiettivo importantissimo”.