Finisce 0-0 al Braglia di Modena la sfida che vedeva il Napoli di Maurizio Sarri alla ricerca della terza vittoria consecutiva. Invece, dopo i dieci gol in quattro giorni, gli azzurri restano a bocca asciutta, sbattendo continuamente contro la linea di difensori e di centrocampisti messa in campo, come al solito con diligenza ed applicazione, da Fabrizio Castori. Il Carpi ottiene così il suo secondo punto in campinato, mentre il Napoli sale a quota sei, in attesa della Juventus sabato sera. 

Sarri sceglie Mertens accanto ad Higuain ed Insigne, con il belga che agisce sulla destra. Hamsik c'è, mentre in regia agisce Valdifiori. Tutto confermato nel pacchetto arretrato. Castori preferisce la fisicità e la prestanza fisica di Mbakogu a Borriello, lasciando presagire il tema tattico della gara, con gli emiliani che si affideranno al proprio centravanti nel tentativo di alzare il baricentro. Letizia e Gabriel Silva sulle corsie esterne, mentre in difesa c'è Bubnjic assieme a Zaccardo e Romagnoli. 

Le prime fasi del match lasciano presagire quale sarà l'andamento della gara, con i padroni di casa che appena possono cercano di interrompere in qualsiasi modo le trame offensive del Napoli. Gli ospiti mancano in brillantezza e cambio di passo nei primi minuti e le uniche occasioni che arrivano sono di Insigne dalla distanza e di Higuain al volo dal limite dopo un rapido scambio con il compagno napoletano. Il piano tattico premia i padroni di casa, che fanno densità nella propria trequarti non permettendo agli azzurri di trovare spazi e ritmi, con Valdifiori che stenta a prendere per mano la squadra. Il Napoli non trova quasi mai le verticalizzazioni che hanno fatto malissimo alla Lazio e ne scaturisce una partita bloccata e sgorbutica. Nel finale di frazione, con la stanchezza e la mancanza di lucidità che subentrano, si vedono le prime palle gol: Matos imbecca Mbakogu che però non colpisce bene, mentre Hamsik e Higuain peccano in cinismo dalla parte opposta. 

Anche nella ripresa la solidità della neopromossa non viene intaccata dai tentativi partenopei, che per la maggior parte arrivano dalla distanza: sono sempre Higuain ed Insigne a farsi vedere tra quei pochissimi spazi che le linee del Carpi concedono, ma le rispettive conclusioni non impensieriscono quasi mai i pali difesi da Brkic (subentrato nel primo tempo a Benussi). Mertens è imbrigliato da una posizione che non ne esalta le caratteristiche tecniche e Sarri decide di cambiarlo con Gabbiadini: la verve del bergamasco scuote i partenopei, che con il solito furetto di Frattamaggiore, in zingarata in area, arrivano vicini al vantaggio, ma la conclusione è ancora una volta imprecisa. La pausa, imprevista, a causa di alcuni idranti che si attivano sul terreno di gioco permette a Sarri di effettuare l'ultimo cambio, con Callejon che rileva uno spento Hamsik. Il quartetto d'attacco però non produce granchè, fatta eccezione per l'unica verticalizzazione dell'intera gara degli ospiti che mette Manolo Gabbiadini a tu per tu con Brkic: il tocco mancino del bergamasco, però, termina di pochissimo a lato. Il lungo recupero non regala emozioni, confermando quello che è stato l'andamento di tutta la gara.