E' finalmente arrivata la prima vittoria stagionale del Napoli di Maurizio Sarri, che al San Paolo contro il Brugge ha messo in mostra un bel calcio nonostante la pochezza degli avversari incontrati oggi. Una vittoria che fa sicuramente bene al morale della truppa azzurra, bersagliato di critiche dopo i due pareggi rimediati nelle prime tre gare di campionato. 

Lo sa bene Sarri, che nella classica conferenza stampa post gara ha così spiegato l'importanza del risultato odierno per il morale della squadra: "Non ci faceva piacere, ma non ho visto una squadra abbattuta o triste. Alla squadra mancava solo continuità, avevamo offerto buoni spezzoni di gara. Questo c'è costato qualcosa in termini di punti, questa sera siamo stati più cattivi. Dopo l'1-0 abbiamo concesso poco, gli avversari - rispetto alle gare che ho visionato - sono stati meno incisivi. Forse ha inciso il clima, le condizioni forse hanno favorito noi e non loro. La condizione? Ho visto una squadra in crescita a Empoli, stasera abbiamo fatto bene. La gestione della gara era meno dispendiosa rispetto ad altre occasioni, credo che la gara del Castellani sia stata più indicativa sotto questo aspetto". 

Sui motivi per i quali ha scelto il 4-3-3 come modulo di partenza l'allenatore del Napoli ha fornito questa spiegazione: "Ho visto cose positive, ma abbiamo perso il baricentro con più facilità. Ho visto quello che mi aspettavo, tanti aspetti positivi e qualche controindicazione. Il 4-3-3 è un modulo più difensivo rispetto al 3-4-1-2. Questo è un modulo devastante in fase offensiva, ma in fase difensiva deve essere curato bene. C'è bisogno di un grande lavoro sotto il profilo difensivo. Stasera la difesa ci ha dato un aiuto, gli attaccanti più freschi erano Callejon e Mertens. Ma questa, sinceramente, è stata una scelta fatta dieci giorni fa. A Empoli abbiamo deciso di schierare degli elementi, per poi schierare Callejon e Mertens in Europa League". 

Non si parla soltanto di tattica e di moduli, ma anche di giocatori che potrebbeo diventare più funzionali nello schema che prevede le due ali: "Mertens ed Insigne nel 4-3-3? Insigne ha dimostrato di poter giocare anche come attaccante esterno, l'ha fatto bene in passato. Adesso sta facendo bene come trequartista, è uil calciatore meno problematico sotto questo aspetto. Può fare bene in entrambi i ruoli, è una soluzione da valutare. Forse Gabbiadini e Higuain si sono sacrificati a fare gli attaccanti esterni, le loro caratteristiche sono da attaccanti centrali. Insigne può giocare in questa situazione con buona facilità". 

Si passa all'analisi della gara dei singoli. A partire da Ghoulam, per finire a Jorginho ed a Koulibaly"Dire che Ghoulam è stato in difficoltà, è una parola grossa. Su quel lato spesso attaccava Diaby, che è il capocannoniere in Belgio. Ha difeso leggermente meglio rispetto a quanto gli ho visto fare a inizio preparazione. Deve migliorare in fase difensiva, ma deve lavorare e migliorare ancora. La fiducia in Jorginho? Mi piace, non ne ha bisogno. E' un calciatore che sta dimostrando una buona condizione rispetto a Valdifiori, che dovrò valutare sabato mattina se ha recuperato al 100%. Valuterò in seguito come giocare domenica, anche a Empoli ero in dubbio su chi schierare dall'inizio. Koulibaly? Può dare una grande mano, ma deve ancora lavorare per migliorare". Sulla presenza nello spogliatoio di Reina: "Ha grande personalità, nello spogliatoio è diventato un punto di riferimento. Dispiace che giochi in porta, altrimenti ci darebbe una grande mano se giocasse in mezzo al campo. E' un calciatore positivo, ho un rapporto molto diretto con lui. E' quel tipo di persone che, anche se si arriva al litigio, la mattina dopo ci ride sopra".

Infine, sullo schema eseguito alla perfezione per il gol di Mertens del 3-0: "Sinceramente, non li nemmeno visti (ride, ndr). Parlavo con i miei collaboratori, che mi hanno riferito dello schema eseguito alla perfezione. Gli schemi? Tutti li usano, abbiamo 5-6 soluzioni come ogni altra squadra".