Era da tempo atteso l'intervento del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, in risposta alle accuse di Diego Armando Maradona nei confronti suoi e della sua scelta di affidare la panchina del Napoli a Maurizio Sarri. Gli scarsi risultati ottenuti dall'allenatore toscano nelle prime giornate hanno dato adito alle numerose polemiche piovute sul suo operato da parte di stampa e tifosi, che si sono scagliati ferocemente contro l'ex Empoli. 

Ci si aspettava, a breve termine, un parere da parte di Aurelio De Laurentiis, che ha parlato ieri prima del vertice in Prefettura. Questo un estratto dalle parole riportate da Pupia Tv: "Vittorie? Io vorrei vederle sempre, non sapete quanto soffro. Ma fare il gioco della torre è il più semplice, non vi costa nulla ma gli uomini vanno valutati e Sarri ha ancora molto da esprimere, ma deve lavorare". Si torna inevitabilmente su quanto fatto (e non) sul mercato: "Mi fa sorridere quando dicono 'il mercato non è stato fatto' quando abbiamo cambiato sette giocatori, poi se uno offre 28mln a Romagnoli e 14 per Soriano che all'ultimo decide di venire, quasi come fosse un modo educato per sottrarsi mancando poco tempo, ma speriamo di no perchè l'ho conosciuto e mi sta simpatico e mi sembra un bravo ragazzo. Abbiamo fatto delle prove, ma ho sempre detto che il Napoli è un club in progress, ma perchè non ci sono altri club importanti che hanno cambiato? E quando si cambia non si può ottenere tutto e subito".

La risposta più attesa, però, riguardava le accuse di Diego Armando Maradona nei confronti di Sarri, ma il numero uno azzurro risponde per le rime: "E' il più grande personaggio esistito nel calcio, ma lui sta a Dubai e fa delle affermazioni che hanno del sensazionalismo per colpire. Buttiamo un sasso nello stagno e facciamo dei cerchi concentrici. Maradona non conosce più la realtà di Napoli, le sue considerazioni da lontano non tengono conto delle difficoltà della città. Siamo sempre cresciuti, questo non significa solo vincere qualche coppa, ma rafforzando la società in una società civile decrescente, che non offre nulla al club. Pensiamo allo stadio con lavori non fatti, anticipati da me senza mai aver ricevuto indietro i soldi".

Infine, l'ultimo pensiero del presidente è rivolto ai tifosi, che sembrano essere disaffezionati e poco convinti dal Napoli di Sarri: "Tifosi? Porto il massimo rispetto. Spero che i tifosi che non verranno allo stadio, ci guardino in tv, io non li obbligo a spendere soldi. Non è un problema d'entusiasmo, o ce l'hai o non ce l'hai, se tu sei innamorato di tua moglie non è che la sera gli dici che non hai entusiasmo. Mi fa sorridere dire che se si vince andiamo tutti allo stadio, se non si vince non andiamo anche se è proprio nei momenti come questi che sono delicati, dove c'è un passaggio di testimone, che bisogna stare vicino non al presidente, anzi al presidente contestate e fate quello che volete perchè ho le spalle larghe, ma alla squadra e all'allenatore".