Due punti in tre partite. Peggio hanno fatto solo Juventus, Empoli, Carpi, Bologna (che però gioca oggi la sua terza partita) e Frosinone. Una difesa da 6 gol subiti in tre giornate. Seconda solo a quelle del Carpi e dell'Empoli. Insomma un Napoli davvero deludente.

Anche se ad inizio campionato si sospettava un avvio a rilento, figlio di una rivoluzione tecnica e tattica, nessuno si aspettava di vedere gli azzurri cosi in basso dopo tre giornate. 

I problemi per i quali tanto è stato criticato Rafa Benitez non sono stati risolti. La difesa continua ad avere buchi un po' ovunque e i gol subiti sono decisamente troppi per una squadra che punta in alto. A proposito di Benitez, ora lo spagnolo detiene già un primato con il Real. Dopo tre giornate di Liga la casella gol subiti segna ancora 0. Ma questo è un altro discorso.

Il problema resta e diventa sempre più grave per la squadra di Maurizio Sarri, che però presenta una novità importante rispetto a quella del sopracitato Benitez. La mediana è passata da due uomini a tre, in più c'è Insigne che, nella trequarti avversaria, dovrebbe (usiamo il condizionale non casualmente) dar fastidio ai portatori di palla avversari. Eppure, anche se la ricetta è cambiata, il risultato resta lo stesso. 

Se si analizzano i gol presi dal Napoli in questa stagione, tutti scaturiscono da banali errori individuali dei vari Albiol, Maggio ecc.. ma hanno tutti un'altra cosa in comune, ovvero la mancata collaborazione della mediana azzurra. Prendiamo in considerazione la partita del Napoli con la Samp. 55 minuti perfetti, nei quali Allan è stato veramente Allan, Valdifiori ha smistato palloni a destra e a manca e Hamsik è stato presente sia in fase offensiva che in fase difensiva. Nel momento in cui i tre sono calati fisicamente è successo quello che ormai tutti sappiamo. La Sampdoria arrivava con facilità in attacco, non c'era quantità a centrocampo e la qualità garantita dal regista, intoccabile per Sarri, mancava del tutto. Conseguenza? La difesa ha cominciato a ballare tremendamente. 

Facciamo adesso un piccolo passo indietro, torniamo a Sassuolo, dove Valdifiori è praticamente stato un fantasma per tutta la partita. Allan non c'era, ma David Lopez non si è fatto per nulla sentire ed Hamsik non ha avuto la stessa influenza difensiva dei 55 minuti al San Paolo con la Samp.

Ora, se si pensa a ieri, il Napoli ha sofferto molto, moltissimo nella prima parte della partita, nella quale l'errore iniziale di Albiol ha letteralmente regalato, con la gentile collaborazione di Maggio, il gol all'Empoli. Ma da lì, fino alla fine del primo tempo, il Napoli ha fatto acqua buchi da tutte le parti. Allan è stato un lontano parente del giocatore visto ad Udine. Valdifiori continua ad aver problemi e Hamsik fa quel che può, ma di certo non è un giocatore con spiccate qualità da interditore. 

Il Napoli ha dominato, invece, quando Jorginho è entrato in campo. Certo l'ex Verona non è il Gattuso di turno, ma è il giocatore che in quel momento ha dato maggior equilibrio alla squadra. L'Empoli è calato e il centrocampo ha dato stabilità alla manovra azzurra. 

Il Napoli di quest'anno non può prescindere dall'equilibrio che i tre del centrocampo devono dare agli azzurri. Un equilibrio che porta a costruire occasioni da rete, ma che impedisce agli avversari anche di portare il pallone in zone pericolose. 

L'equilibrio scaturisce sicuramente anche da una forma fisica migliore, che con il tempo si potrà acquisire. Ma serve che Allan e Valdifiori in primis tornino ad essere quelli della passata stagione, perchè solo in questo modo Maggio, Albiol, Koulibaly, Hysaj e il resto della truppa difensiva azzurra acquisiranno maggior tranquillità e di conseguenza qualità e consapevolezza, che porteranno, forse, il Napoli ai risultati attesi.