Sbirciando qua e là le reazioni dei tifosi del Milan dopo il derby si trovano molti che già in preda ad isteria e disperazioni si lanciano in sentenze capitali su Mihajlovic e i rossoneri. Tutto lecito se non fosse che siamo a metà Settembre, dopo tre partite di campionato.

Se ci si fermasse solo alla classifica sarebbe difficile non vedere il bicchiere mezzo vuoto se non asciutto. Troppo semplice però guardare solo ai tre punti raccolti nei primi 180 minuti del campionato. Bisogna provare ad andare oltre, soppesando anche le prestazioni fornite sul campo. In questo modo il quadro cambia, non in maniera radicale, ma di sicuro assume tinte meno fosche di quelle che qualcuno già vede senza possibilità di riscatto. La gara di Firenze è stata complessa, con l'aggravante di un'espulsione nel primo tempo, quella con l'Empoli brutta, ma vinta, quella con l'Inter incoraggiante per almeno un tempo, ma alla fine persa lo stesso. Fosse solo una questione di logica ci sarebbe da impazzire, perchè allora con l'Empoli i punti non dovevano essere tre e con l'Inter non essere zero. Il calcio però è lo sport irrazionale per eccellenza e allora Mihajlovic fa bene a non abbattersi dopo il derby.

Una gara che per alcuni ha indebolito la posizione del serbo agli occhi di Berlusconi, ma che per lo stesso allenatore è invece stata molto utile. Le indicazioni emerse soprattutto nel primo tempo sembrano essere quelle giuste per ricominciare a marciare già dalla prossima contro il Palermo. La difesa tutto sommato ha retto, è mancata un po' si spinta dagli esterni e in questo momento Abate non sembra essere proprio al top della forma. L'attacco ha girato, Bacca e Luiz Adriano si sono cercati e trovati anche se il gol non è arrivato. Gli occhi però di tutti erano puntati sul centrocampo. Anche qui nessun naufragio a livello di reparto. A livello di singoli sì, con Honda a tratti completamente fuori dalla gara. Montolivo ha stupito e ha fatto vedere che probabilmente serve più lui di De Jong davanti alla difesa a questa squadra, soprattutto se si vuole provare a fare la partita. Con il rientro di Bertolacci e l'avanzamento di Bonaventura sulla trequarti il Milan potrebbe trovare la soluzione al proprio enigma tattico.

Balotelli è entrato bene e avere uno così in panchina può essere un lusso che pochi altri hanno. Il 45 non può essere titolare, ma un'arma micidiale dalla panchina, bè quello sì. Mihajlovic avrà preso appunti in vista dell futuro, immediato e non. Il suo Milan deve ripartire dai primi 45 minuti contro l'Inter.