Sarri in conferenza dice la sua sulla partita di domani e non solo. Parte subito forte l'ex Empoli parlando del partner offensivo d'Higuain. "Questo sarà un tormentone per l'intero anno. Chi sarà nelle migliori condizioni giocherà. Purtroppo due calciatori dovranno rimanere fuori per forza". E a proposito del Pipita aggiunge: "In queste due settimane ha lavorato sodo. Mi aspetto una crescita a livello di tenuta, sono molto felice di come si sta allenando. Lo fa con il sorriso".

Ed è un sorriso che manca ai tifosi, delusi dalla brutta partenza azzurro. "Dobbiamo cercare di far risultato per far avvicinare i tifosi alla squadra. Questo è quello che dobbiamo assolutamente fare".

Ma per far risultato, Sarri conta su Lorenzo Insigne, per il quale il mister partenopeo ha speso ottime parole:" Lorenzo ha fatto 60 minuti con la Sampdoria da vero trequartista, ma le sue qualità possono permettergli di far ancora meglio. E' un ragazzo sorprendente per applicazione e per quantità di lavoro che riesce a svolgere, ha una facilità di corsa e di accelerazione mostruosa al quale si unisce una tecnica di alto livello, può diventare un giocatore importante a livello europeo" 

Giocatore di livello europeo anche Saponara, da sempre pupillo di Sarri: "E' un fuoriclasse, è destinato a club di primissimo livello, in Italia non se lo potrà permettere nessuno". A proposito d'Italia, mister Sarri fa un quadro su tutti i nazionali: "Mi preoccupano un po tutti. Ringrazio la federazione albanese che non ha fatto giocare Hysaj, non al cento percento. Gli Italiani sono tornati velocemente".

Sarri spende ottime parole anche per Marek Hamsik"Si sta mettendo a disposizione anche in fase difensiva. E' un ragazzo fantastico". Poi affronta l'argomento modulo: "Il 4-3-3 sarebbe più idoneo per questa rosa, ma preferisco giocare con il 4-3-1-2". 

Per quanto riguarda il primo tour de force azzurro, con 7 partite in 21 giorni, Sarri ammette di non voler pensare al turn over e concentrarsi partita per partita senza previsioni alcune. Conclude poi con un quadro sulla tragica partenza azzurra. "Questo è un momento in cui la classifica è fatta solo su due partite e quindi può fare più sensazione, ma se prendi un allenatore con le mie caratteristiche ne prendi il bene ed il male, io non sono un allenatore da mosse ma da progetto. Sono abituato: a Empoli feci 4 punti in 9 ma nelle 9 gare successive ne facemmo 23".