E' arrivata la decisione del comune di Napoli riguardo l'utilizzo dello stadio San Paolo nei mesi estitivi: la giunta ha infatti deciso che dal primo giugno al 20 luglio, lo stadio di Fuorigrotta non sarà più gestito solo ed esclusivamente dal Napoli Calcio, ma dal comune stesso.

Decisione volta all'organizzazione in città, durante i mesi estivi, di eventi, concerti, serate, che avranno come sfondo proprio il magico San Paolo. E' una decisione che quindi chiude il dibattito aperto già quest'estate, quando i concerti di Vasco Rossi prima, e Jovanotti dopo, hanno sicuramente minato la consistenza del manto erboso, rifatto da De Laurentiis solo un anno prima. Tuttavia si tratterà pur sempre di una convenzione ponte, proprio perchè fa da intermezzo all'affidamento per 90 anni dello stadio San Paolo alla SSC Napoli, come voluto dalla "Legge sugli Stadi".

Il documento della convenzione-ponte è dunque pronto, ma i cambiamenti non si notano solo sulla gestione dello stadio nei mesi estivi. Novità ci sono anche su i costi d'affitto del San Paolo: il Napoli pagherà 800 mila euro l'anno, invece del 6% sugli incassi attuale. Anche il fattore pubbilicità cambierà dal punto di vista economico, la società di De Laurentiis infatti, dovrà versare 2500 euro a partita al comune, invece dei 45mila euro annuali versati fino allo scorso anno.

Sarà la stessa convenzione a garantire vantaggli agli azzurri. Il Napoli infatti potrà aprire centri ristoro e di cucina mobile, negli immediati pressi dello stadio, in modo da ampliare le possibilità di uno stadio, che da un lato mostra il fascino di un tempio del calcio, ma che dall'altro fa vedere quanto questo sia antico e da riammodernare.