Nuova stagione, nuovo allenatore e nuovo modulo. Niente 4-2-3-1, ora il Napoli di Sarri giocherà con grande probabilità con due punte e un trequartista, nel suo amato 4-3-1-2. Nonostante il tecnico ex-Empoli abbia provato non solo questo modulo, pare che la squadra si sia trovata meglio in generale con un modulo con centrocampo a tre e un trequartista, che così permetterà agli azzurri di non perdere facilmente il suo baricentro. Facciamo quindi un'analisi a uno degli argomenti di questo inizio di stagione: chi sarà il compagno ideale per affiancare Higuaín? Mertens, Gabbiadini o Callejón?

"Abbiamo provato il 4-3-3 per una settimana, ma perdevamo 20 metri di baricentro, per questo abbiamo cambiato strada e puntato sul 4-3-1-2". Ecco le parole di Maurizio Sarri riguardo il 4-3-3 voluto da gran parte dei tifosi azzurri. Parole che sicuramente non hanno fatto esultare di gioia Dries Mertens. Esterno d'attacco, con tecnica da vendere, il belga sicuramente avrebbe speranza di tornare a giocare di più nel suo modulo preferito, ovvero quello che in 2 stagioni al PSV Eindhoven gli ha permesso di segnare 37 gol in 62 presenze. Arrivato a Napoli nella stagione 2013/2014, il belga segna 11 reti in 33 presenze, giocando 21 partite da titolare. Nel secondo anno in azzurro 31 presenze con 17 partite da titolare, e un totale di 6 reti segnate. Nel 4-2-3-1 di Benítez, in tanti dicevano che il belga si trovava meglio entrando a partita in corso, dove con la sua intensità poteva incidere di più nelle partite. Il fatto è che con Benítez gli esterni dovevano avere un grande fiato per permettere alla squadra di non perdere l'equilibrio, e il belga la fase difensiva non è mai riuscito a reggerla come Lorenzo Insigne, auttore di un crescita tattica veramente notevole con il tecnico spagnolo. Sarri dai suoi due attaccanti pretende tanta mobilità, perchè devono essere quei due i primi giocatori a fare il pressing e cercare di recuperare la palla. In fase di possesso invece, il compito dei due attaccanti è quello di spesso allargarsi, permettendo gli inserimenti del trequartista (Insigne) e della mezz'ala (Hamsik). Cercando spesso la fascia sinistra, e facendo le diagonali come pochi in Italia, nonostante gli attacchi dell'Inter per il giocatore, il Napoli non ha mai voluto ascoltare offerte, segno chiaro che la società crede nel calciatore.

Un altro giocatore fortemente voluto dall'Inter è stato Manolo Gabbiadini. De Laurentiis però ha dato la stessa risposta ai nerazzurri non volendo mai privarsi di un calciatore preso soltanto a gennaio. Giocando a due punte, si pensava che l'attaccante bergamasco potesse subito trovare un posto da titolare nel 4-3-1-2 di Maurizio Sarri. Ma finora il giocatore è stato poco utilizzato, e ciò non è stato aprezzato dall'agente del calciatore, che ha dichiarato di non essere soddisfato con la presente condizione del suo assistito. Parole che hanno infastidito e non poco il presidente degli azzurri. Lasciando le polemiche dietro, Gabbiadini era un titolare quasi innamovibile con Mihajlovic alla Sampdoria, ma mentre nel Napoli l'attaccante "riferimento" dell'attacco degli azzurri è Higuaín, nei blucerchiati, era proprio Manolo, che faceva spesso questa funzione, rimanendo più statico davanti. Finora, sembra che il giocatore venga considerato più come vice-Higuaín che proprio come un'opzione per affiancare la stella argentina, almeno fino a che comincerà ad imparare i movimenti da seconda punta, ed ecco perchè viene meno considerato dal nuovo allenatore.

E giungiamo a José Callejón. Arrivato al Napoli anche lui nella stagione 2013/2014, è stato uno dei calciatori più utilizzati da Rafa Benítez. Lo spagnolo ex-Real Madrid aveva la grande capacità di inserirsi in zona di conclusione, ma soprattutto la sua intelligenza tattica nel fare la fase difensiva rendeva il calciatore uno dei beniamini dello spagnolo, per l'equilibrio che concedeva alla squadra. Alla fine della scorsa stagione, dopo la partenza di Benítez e dei rumors di quella di Higuaín, lo spagnolo è stato spesso accostato al Chelsea e all'Atletico de Madrid. Alla fine, i 'colchoneros' non hanno presentato un'offerta soddisfacente agli azzurri, e non si fece nulla. Essendo l'elemento con più mercato e dopo le due migliori stagioni dalla sua carriera, è quasi impensabile che l'esterno spagnolo non venga considerato titolare nella squadra di Sarri. Oltre alla sua capacità di pressing e intelligenza tattica, Callejón è un elemento che dà più "potere di fuoco", sapendo inserirsi bene nella trequarti avversaria, e avendo anche un senso di gol fuori dal comune, che renderà quindi la squadra di Sarri più pericolosa.

Mal di testa per Maurizio Sarri, ma uno di quelli buoni. Tre giocatori con caratteristiche completamente diverse e che soprattutto a partita in corso permetteranno al tecnico di cambiare, quando le cose andranno meno bene. Con Serie A, Coppa Italia e Europa League da giocare, il tecnico toscano dovrà adattarsi ad un nuovo metodo di gestione dei suoi giocatori, e quindi c'è da aspettarsi che tutti questi tre riescano a trovare il loro spazio. Avendo il reparto attaccanti probabilmente più completo delle squadre di Serie A, il Napoli pur facendo turnover davanti non diventerà meno pericoloso. Con una squadra che deve ancora imparare nuovi metodi e schemi di gioco, l'attacco diventa il reparto che meno problemi dovrà dare a Sarri. Procuratori permettendo.