Il Milan pensa ad una seconda ipotesi per costruire il suo nuovo stadio di proprietà. Dopo la battaglia a mezzo stampa fra la società rossonera e Fondazione Fiera per i costi di bonifica dell'area del Portello, inizialmente identificata e ottenuta con la vittoria del bando della stessa Fondazione, ora in Via Aldo Rossi sembra si stia valutando con attenzione una seconda opzione.

Le trattative per l'area del Portello sono al momento interrotte e le acccuse reciproche lanciate a mezzo stampa dalle due parti coinvolte non hanno contribuito a rasserenare il clima. Ecco che quindi il Milan pare stia mettendo gli occhi sull'area ex Falck, a Sesto San Giovanni, già indicata nei mesi scorsi come area alternativa e per alcuni più funzionale del Portello per il nuovo stadio di proprietà rossonero. Un milione di metri quadrati liberi, a disposizione del Milan per immaginare la propria nuova casa, magari con una capienza maggiore dei 48mila presvisti per il Portello. In più l'area è di proprietà di un privato, l'imprenditore Davide Bizzi, fatto che renderebbe più semplice un'eventuale trattativa. Il Milan aveva già parlato nei mesi scorsi con Bizzi e nelle prossime settimane le parti potrebbero tornare a sentirsi per vedere se questa suggestione può diventare ipotesi di lavoro concreta. Tutte le ipotesi non sono da scartare in questo momento. Ci sarebbe volendo anche l'area dell'Expo e poi bisognerà capire che cosa avrà da dire Bee Taechaubol su questo argomento delicato.

Ci sarebbero diverse questioni da risolvere a livello politico, burocratico e anche legate ai trasporti per raggiungere il nuovo stadio (anche se le fermate più vicine della metro sono ad appena 700 metri dall'area). Situazione in divenire e tutta da seguire. Il Milan pianifica e progetta il proprio futuro in campo e fuori. Lo stadio al Portello non è più una certezza.