Cassano sì, Cassano no. FantAntonio unisce, ma soprattutto divide. La tifoseria, che lo ama e lo venera, ricordando i fasti dell'era Mazzarri e della coppia d'oro con Pazzini che portò la Sampdoria in Champions League, sogna il grande ritorno. La piazza lo brama, lo acclama, lo desidera. Il patron Massimo Ferrero ascolta, sente le vibrazioni del suo popolo, che lo richiama al colpo dell'estate: il matrimonio all'Italiana potrebbe farsi. Cassano sembra prossimo alla firma. Gli accordi ci sono: Ferrero accetta con riserva (la clausola anti-cassanate), Osti accetta, consapevole del valore aggiunto che può essere il talento barese. Tutti d'accordo, meno uno.

E' oramai noto che Walter Zenga, nuovo allenatore della Sampdoria, si sia fermamente opposto pubblicamente all'arrivo di Cassano e di Balotelli. Per quanto riguarda l'attaccante del Liverpool non sembrano esserci margini, per il momento, della trattativa. Ma la voglia irrefrenabile di Genova e di Sampdoria del talento di Bari Vecchia, ha fatto sì che Ferrero abbia scavalcato la sua nuova scelta e abbia trovato l'accordo con il giocatore ed il suo entourage. Accordo che verrebbe addirittura ufficializzato dopo il doppio scontro di Europa League della prossima settimana, crocevia fondamentale dell'inizio di stagione doriano.

Tuttavia l'uomo ragno continua ad opporsi, erigendo di fatto un muro davanti all'arrivo di Cassano: "Non credo che il presidente abbia idee diverse dalle mie su Cassano. Noi siamo un gruppo che lavora nella stessa direzione e con le stesse idee". Dall'altra Ferrero sembra irrequieto, trovandosi in mezzo a due fuochi molto roventi, con il rischio di scottarsi molto elevato ed oramai prossimo: da una parte prendere Cassano senza il benestare dell'allenatore, dall'altra non far tornare il barese con la piazza che potrebbe non accettare tale decisione. Il caos regna sovrano. Ferrero potrebbe anche decidere di far convivere i due personaggi, con il rischio calcolato che uno dei due potrebbe esplodere da un momento ad un altro.

Nella giornata di ieri la dirigenza doriana è intervenuta a mò di pompieri per spegnere l'incendio che stava pian piano prendendo corpo. In primis il presidente Ferrero tramite un comunicato apparso sul sito ufficiale: "Abbiamo lavorato una stagione per avere una Sampdoria europea. Ora abbassiamo i toni e, tutti insieme, concentriamoci solo sui nostri ragazzi sulla nostra forza e sulle prime due partite di qualificazione all’Europa League. Walter Zenga e la squadra stanno lavorando da settimane per preparare queste gare e ogni altro argomento ora non è prioritario. Contano solamente la voglia, l’entusiasmo e la concentrazione per vincere queste sfide, per continuare il progetto europeo della Sampdoria e dei suoi tifosi".

Infine, il direttore Osti, ai microfoni di Sportitalia ha dribblato il problema tergiversando sull'argomento: "Cassano viene accostato alla Samp da quando sono qui, da tre anni, questo è un momento molto delicato della nostra stagione, stiamo preparando il doppio confronto con il Vojvodina, da questo ed eventualmente dal successivo spareggio play-off dipenderà molto del futuro della Samp. Entrando in Europa Leaguesignificherebbe giocare molte più partite e fare programmi diversi. Ora siamo concentrati sulle partite, a noi non piace dare vantaggi agli avversari, le voci di mercato comunque tolgono sempre concentrazione alle squadre, fino al Vojvodina meglio non parlare di mercato. In base ai risultati ottenuti valuteremo poi la fase finale del mercato".

Cassano sì, Cassano no. La storia di FantAntonio si ripete. Genio e sregolatezza, amore e odio: tra Zenga e Ferrero, s'inserisce Cassano.