Tempo di primi bilanci in casa Napoli. All'indomani della prima amichevole, seppur ufficiosa e contro una squadra non all'altezza, la squadra di Maurizio Sarri ha dato le prime indicazioni su quello che dovrà essere il tema principale del nuovo Napoli: squadra strettissima tra le linee, così come lo era l'Empoli, fitto fraseggio e rapidità di esecuzione in fase di impostazione e, qualora possibile, verticalizzare il gioco alla prima occasione, lasciando ad abilità ed imprevedibilità del tridente offensivo la possibilità di creare problemi alla difesa avversaria.
Ciò che balza subito all'occhio è l'importanza del playmaker di centrocampo, quasi sempre celata dietro i tatticismi di Mazzarri e Benitez: l'azione passa sempre dai piedi di Mirko Valdifiori, nel primo tempo, e di Jorginho nella ripresa. I primi dettami, in via di perfezionamento, parlano di una intesa già trovata tra le menti della squadra, ed i risolutori: i tagli di Callejon nello spazio vengono sempre quasi cercati quasi a memoria dal regista nei primi quarantacinque minuti, mentre nella ripresa, lo stesso tema lo si nota sull'asse brasiliano-belga, con Mertens che delizia il palato dei presenti e di coloro che ammireranno in video il gesto, con uno stop di esterno destro da manuale.
Soddisfatto ma non troppo, al termine della gara, mister Sarri. Non può e non deve essere contento di ciò che ha visto, perché ci sono ancora tanti aspetti da migliorare: "Abbiamo provato a fare quello che abbiamo sperimentato in questi giorni, ma lo facciamo ancora in modo lento e blando. Si intravede qualcosa, ma dobbiamo migliorare". Serve ovviamente tempo al nuovo Napoli, che aspetta gli ultimi ritocchi dal mercato per chiudere un cerchio troppo spesso bistrattato da tifosi e addetti ai lavori. Gli azzurri lavorano silenziosamente, passando dall'idea di un falso ridimensionamento, ad una cura maniacale dei dettagli tecnici e tattici, degni delle squadre di vertice.
Il mercato di certo non è da meno e sebbene si parli soltanto delle solite note (Inter, Milan e Juve), ciò non può che mettere ulteriore benzina nel serbatoio dei partenopei, lasciandoli finalmente lontani dalle pressioni e dalle ansie da risultato, alleviando le spalle e liberando le menti dei giocatori, che potrebbero finalmente focalizzarsi sul campo e sui risultati. La pazienza è la virtù dei forti, ed al Napoli, fino a questo momento, sembra essercene stata decisamente poca. Il nuovo Napoli di Sarri si baserà anche su questo, oltre ad aver allestito una squadra di tutto rispetto.
Reina è tornato per ridare quadratura e serenità ad un reparto, ma più un generale ad una squadra intera, rimasta orfana di un leader emotivo che ne reggesse dubbi e ansie. Valdifiori ed Allan sono due dei colpi più sottovalutati e meno acclamati del mercato, che ovviamente si rifà alle leggi del vil danaro e dei colpi da trenta e più milioni. Infine Astori, che arriva con l'etichetta di eterna promessa e che, alla soglia dei trent'anni cerca una definitiva consacrazione in una big del calcio italiano: la sete di vendetta e di dimostrare il suo valore potrebbe essere, in tal caso, l'arma in più per l'ex Roma.
Non basta, il Napoli sta continuando a lavorare incessantemente su altri due colpi. Il primo della lista è sempre Sime Vrsaljko, esterno croato del Sassuolo per il quale sembra sempre più vicino l'accordo: si tratta su una base di 8-10 milioni, con El Kaddouri che potrebbe entrare nell'affare in prestito. Successivamente ci si sposterà sul secondo colpo in difesa. Qui le cose sembrano di valutazione più difficile: secondo radio mercato il Napoli avrebbe offerto venti e più milioni sia per Romagnoli che per Rugani, lasciando aperta la porta ai vari Maksimovic e non solo. Ciò dimostra, oltre alla volontà ferma di puntellare il reparto, anche una certa disponibilità economica che lascia presagire un colpo grosso, con le voci che riguardano Salah che andrebbero a confermare questa tesi.
Infine, in uscita, dopo aver ceduto Britos e Zapata, sembrerebbero essere sul piede di partenza Gokhan Inler, Juan Camilo Zuniga e Josè Callejon. Tre giocatori dai quali il Napoli potrebbe ricavarne un gruzzoletto non indifferente. Il primo è sembre ambito in Turchia, dove Galatasaray e Besiktas seguono sempre l'evolversi della situazione, sul colombiano è sempre presente l'ombra della Fiorentina, che valuta e scruta l'affare ma non vorrebbe accollarsi l'intero ingaggio dell'ex Siena. Infine, le sirene che circolano riguardo lo spagnolo sono molteplici, anche se si affievoliscono sempre più davanti all'inesistenza di offerte concrete: Siviglia, Arsenal e 'idea di scambio con il Chelsea per Salah.
In conclusione, in attesa dell'imminente arrivo di Gonzalo Higuain (26 luglio) che potrebbe essere definito come la ciliegina sulla torta azzurra, con la sua permanenza, gli azzurri lavorano incessantemente ad una stagione che potrebbe risultare molto più soddisfacente di quanto ci si aspetti.