Dopo i colpi Bacca, Luiz Adriano, Bertolacci, Ely e Josè Mauri, il Milan lavora ancora sul mercato tra sogni e offerte e cercando di sfoltire la rosa che dovrà essere composta da non più di 25 giocatori.
Il sogno dell'estate rossonera è sempre uno: Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese è destinato a diventare il vero tormentone del calciomercato fino alle battute finali delle trattative. Prossimo ormai ai 34 anni, Ibra accetterebbe un contratto pluriennale con un ingaggio intorno ai 7 milioni ma prima deve liberarsi dal Psg, società a cui è legato ancora per un altro anno. Il prezzo del cartellino non può per questi motivi essere altissimo ma non è da escludere che si punti a un arrivo a costo zero.
Galliani intanto ha già fatto sapere di non voler aumentare la già importante offerta presentata alla Roma per il difensore classe 1995 Alessio Romagnoli e di essere pronto a virare su altri obiettivi. I giallorossi hanno rifiutato 25 milioni (e 28 dal Napoli) e ne chiedono 30 per lasciar partire un giovane prospetto molto interessante, considerato il nuovo Nesta. Probabile che quella rossonera sia una strategia volta a far abbassare il prezzo.
Sempre in difesa c'è da registrare un intresse del Carpi per il giovane Rodrigo Ely e del club turco Antalyaspor per Alex. Possibile che parta qualcuno tra loro due, Zaccardo e Albertazzi. Potrebbe lasciare anche il portiere Agazzi, poco impiegato durante la passata stagione.
A centrocampo non è tramontata la pista Witsel ma l'insidia Chelsea è sempre viva. Oggi è arrivato a Milanello Juan Mauri (fratello di Josè), classe 1988. Rientrato dal prestito al Parma è invece Antonio Nocerino, la cui permanenza al Diavolo è incerta.
In attacco c'è bisogno di monetizzare e far spazio al sogno Ibra. Partito per Monaco El Shaarawy è tempo di pensare a nuove cessioni. Tra Honda, Verdi, Suso, Cerci, Mastour, Matri e Menez qualcuno sarà sicuramente ceduto in prestito o a titolo definitivo.
A un mese dal fotofinish il Milan è ancora un cantiere aperto ma a differenza degli ultimi anni sembra voler davvero costruire una squadra competitiva da consegnare al nuovo allenatore Mihajlovic per tornare ai fasti del passato.