Rifondazione Sampdoriana. Verrebbe quasi da definirla così la situazione in casa blucerchiata dopo le illustri cessioni che hanno caratterizzato questo inizio di mercato. Tuttavia, la squadra di Massimo Ferrero, che riparte da Walter Zenga, oltre che sui nuovi acquisti sembra poter puntare anche su una piacevole conferma: Roberto Soriano. Uno dei migliori centrocampisti della scorsa stagione di Serie A, si è presentato questa mattina nel ritiro doriano per tornare a disposizione del nuovo allenatore, oltre che per presentarsi ai microfoni della carta stampata.
"Sono entrato nel gruppo con qualche giorno di ritardo. ma sono molto contento di aver ritrovato i miei compagni. Questo era e resta un gruppo fantastico. È arrivato mister Zenga e quando arriva un nuovo allenatore bisogna rimettersi in gioco per guadagnarsi il posto. Io sono a completa disposizione, insieme decideremo il miglior ruolo per me, alla fine l’importante è giocare. In questo momento sono concentrato soprattutto sul lavoro atletico per ritrovare quanto prima la forma fisica. L’obiettivo è quello di fare bene in Europa League".
Su Soriano sono sempre più insistenti, ovviamente, le voci di mercato che lo vedono a giorni alterni vicini al Napoli ed al Milan: "Se sono qui da sei anni vuol dire che sto bene al mercato non ci penso e non neppure ne parlo. Penso solo a fare bene in questo ritiro e poi in campionato, ovviamente. Le voci? Non mi distraggono".
Voci di mercato che però non riguardano soltanto l'italo-tedesco dirattamente, ma anche un eventuale ritorno di Cassano: "Con Antonio ho avuto un bel rapporto quando era qui alla Sampdoria, ma non l’ho sentito. Se arriverà ci darà sicuramente una grossa mano". Sui nuovi acquisti, infine, Soriano analizza così l'operato della società: "Negli ultimi anni abbiamo avuto sempre una squadra giovane e molto forte, perché a prescindere dai singoli la nostra forza è il gruppo. Fernando? È un giocatore forte: ha qualità tecniche invidiabili, ma anche fisicamente è un duro quindi ci potrà far fare sicuramente un passo in avanti. Correa? Anche lui è molto bravo. Mi piace perché punta l’uomo e cerca la giocata ad effetto. Non ci sono problemi di coesistenza tra noi, può giocare lui dietro le punte. L’importante è che ognuno si metta al servizio della squadra".