"Quando uno straniero arriva al Sud piange due volte, quando arriva e quando se ne va". Pepe Reina è lo straniero in questione e quando è andato via da Napoli, ha pianto. Lo ha ammesso pubblicamente, in diretta ad una televisione spagnola, lasciando aperto il cuore a quelle che erano le emozioni troppo intense vissute dal portierone iberico di Madrid alle pendici del Vesuvio nella parentesi azzurra.
Troppo forte il richiamo di Napoli. Troppo forte la mancanza del calore partenopeo rispetto alla fredda accoglienza bavarese. Certo, un'esperienza al Bayern non si può rifiutare, e così è stato. Reina è volato in Germania con la famiglia, anche se la testa, nelle pochissime e sporadiche apparizioni del portiere in maglia Bayern, sembrava altrove. A Napoli, appunto. Pepe Reina riabbraccia Napoli, per il momento soltanto idealmente.
Il portiere ha effettuato in giornata le visite mediche di rito a Roma, prima di apporre, per la seconda volta in carriera, la firma sul contratto che lo legherà per tre anni al Napoli. "Voglio crescere, era quello che desideravo. Ora vado dal presidente...", queste le sue prime parole all'uscita di Villa Stuart dove ha tenuto le visite. L'ufficialità arriva, come al solito, dal cinguettio del presidente partenopeo De Laurentiis, che dopo Valdifiori saluta, sempre su Twitter, l'arrivo di Reina al Napoli.
Il Napoli di Sarri riparte da due capisaldi: Pepe Reina in porta, Mirko Valdifiori a centrocampo, in regia. Se la buona fattura di una squadra si riconosce dall'ossatura, il Napoli sembra essere partito col piede giusto, affidandosi a due giocatori di assoluto livello. Ora spazio agli altri colpi.